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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 03 ago 2017 09:57

Il patto metrò

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La Loggia si assicura dal Pirellone lo stanziamento di 9 milioni di euro destinati al trasporto pubblico. Il Comune ritira i ricorsi presentati al Tar per i mancati corrispettivi alla metropolitana da parte della Regione

Con l’approvazione in Consiglio regionale dell’emendamento – firmato dall’assessore al Bilancio Massimo Garavaglia – la Loggia, per il 2018, si è assicurata dal Pirellone 9 milioni di euro come “contributo straordinario” per il trasporto pubblico. Il “patto” metrò – frutto di un incontro avvenuto venerdì scorso a Milano tra il sindaco Emilio Del Bono, l’assessore alla Mobilità in Loggia Federico Manzoni e l’assessore Garavaglia – è stato mantenuto. Martedì la Giunta comunale ha infatti deliberato il ritiro dei ricorsi al Tar per i mancati corrispettivi chilometrici alla metropolitana bresciana. È un “disarmo bilaterale”. Così il sindaco Del Bono ha definito l’accordo, “un segno di collaborazione istituzionale chiesto dalla Regione”, in attesa di definire i criteri di ripartizione dei fondi da destinare alla metro.

“Siamo consapevoli – ha commentato l’assessore Manzoni – che questo non è un accordo strutturale ma un accordo ‘ponte’ che di fatto rinvia la tematica alle prossime amministrazioni, sia regionale che comunale, chiamate al voto nel 2018”. La proposta della Regione è stata accolta anche perché ha consentito di avere “un riferimento importante da far valere nei prossimi anni” ha spiegato Manzoni. La partita, quindi, è ancora aperta: “Chiaramente per noi la questione non finisce qui. L’abbiamo già evidenziato a Regione Lombardia che ne è perfettamente consapevole”.

Non sono mancate le reazioni al voto degli esponenti politici bresciani in Regione. Fabio Rolfi (Lega): “È una bella notizia per Brescia, dopo anni persi con inutili ricorsi e chiacchiere al vento. Si tratta di un risultato possibile dopo l’emendamento alla Legge di Stabilità regionale, presentato dal sottoscritto lo scorso anno, grazie al quale la metropolitana di Brescia è stata ammessa al riparto dei corrispettivi”. “Questo emendamento – prosegue Rolfi – stanzia un contribuito una tantum per il 2018, che potrà diventare strutturale nel momento in cui saranno definiti i costi standard per il trasporto pubblico, previsti per il 2019. Ora si guardi avanti e nello specifico alla necessità di progettare in modo condiviso l’ampliamento di un’infrastruttura attualmente sottodimensionata rispetto alle esigenze di sostenibilità finanziaria”.

Per il consigliere regionale Gian Antonio Girelli (Pd) il Comune di Brescia “sicuramente rinuncia a una parte che gli spettava ma, comunque, vede riconosciuto un principio fondamentale: il diritto ad avere una contribuzione per la metropolitana”.

A questo punto, però, “bisogna capire sin da subito come mettere a sistema la contribuzione per fare in modo che, a pieno titolo, la metropolitana di Brescia ottenga gli stessi finanziamenti che altre metropolitane, come quella di Milano, ricevono dalla Regione”.

Per comprendere l’iter che al Pirellone ha portato all’accordo “basta andare a vedere la storia della presentazione degli emendamenti da parte mia e, quindi, del Pd”.

Emendamenti “tesi a vedere riconosciuto il finanziamento della metropolitana di Brescia”. Gli atti vennero ritirati “a seguito della promessa dell’Assessore (Garavaglia ndr), formalizzata attraverso un emendamento, di mettere a sistema la contribuzione”. L’azione del Partito democratico “è stata importante, seguita dalla volontà dell’Assessore di recepire le nostre istanze accompagnate, non dimentichiamolo, dal ricorso al Tar presentato dal Comune di Brescia”.

ROMANO GUATTA CALDINI 03 ago 2017 09:57