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Montichiari
di FEDERICO MIGLIORATI 16 mar 2017 09:24

Verzotti: Il Canto dell'astronauta pazzo

Oltre 4000 versi in rima baciata secondo i canoni del recitativo in forma di filastrocca per affrontare i tormenti esistenziali, le grandi domande sull'universo, i sentimenti che ci colgono nel quotidiano e un percorso nella storia, nella scienza, nella letteratura: è l'ultima fatica letteraria del monteclarense Emanuele Verzotti, bancario “prestato” alle lettere

Oltre 4000 versi in rima baciata secondo i canoni del recitativo in forma di filastrocca per affrontare i tormenti esistenziali, le grandi domande sull'universo, i sentimenti che ci colgono nel quotidiano ed un percorso nella storia, nella scienza, nella letteratura: è l'ultima fatica letteraria del monteclarense Emanuele Verzotti, bancario “prestato” alle lettere che nei mesi scorsi ha dato vita al poema “Canto dell'astronauto pazzo”, per i tipi di Manni edizioni.

Il “viaggio” di Verzotti ha avuto una gestazione relativamente lunga: oltre 4 anni, necessari per limare, rivedere, ricostruire e talvolta riassemblare i vari “pezzi” di questo puzzle letterario che era rimasto nel cassetto. “In realtà – ci spiega l'autore – la genesi di questo lavoro è legata alla ripresa di una mia vecchia poesia del 1989, dedicata proprio ad un astronauta pazzo che osservava la Terra dallo spazio. Una certa influenza l'ha avuta anche la canzone “Ti regalerò una rosa” con la quale Simone Cristicchi ha vinto l’edizione 2007 del Festival di Sanremo, nella quale protagonista era un altro matto di manicomio”.

Un matto così simile a tutti noi che “trascorriamo la vita nel ricordo/ di un amato e sconosciuto fiordo, nella lenta attesa d'arrivare/ e finir quotidiano tribolare”, e nel frattempo, perché no, schiarirsi le idee sull'universo e le sue leggi con un poema fresco e intenso, in grado di scuotere ogni coscienza per ricercare il bello e il vero. Verzotti, non nuovo ad avventure nel mondo della letteratura (recente è anche il romanzo “Distinto quarantenne”), si sta dedicando ora alla pubblicazione di una serie di racconti brevi e di novelle per i quali già alcuni critici richiamano lo stile di Dino Buzzati. C'è bisogno di poesia, di letteratura in generale, in una società che privilegia vieppiù l'economia a dispetto della cultura, gli chiediamo in conclusione? “Altroché – ci risponde sincero – ed io nel mio piccolo cerco di offrire uno spazio per condividere lo stupore che la parola conserva in qualunque tempo”.

FEDERICO MIGLIORATI 16 mar 2017 09:24