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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 16 feb 2017 09:41

Il tango di Zotto al PalaBrescia

Il 23 febbraio sul palco di via San Zeno uno dei grandi maestri del ballo argentino con lo spettacolo "Raices Tango"

Al debutto mondiale del Teatro Lola Membrives di Buenos Aires la gente ha fatto ore di coda pur di assistere al suo ultimo spettacolo. Scene più o meno analoghe nei giorni scorsi si sono verificati al teatro degli Arcimboldi di Milano da cui ha preso avvio la tuornee europea. È sulla scorta di questi successi che giovedì23 febbraio arriva al PalaBanco di via San Zeno a Brescia “Raices Tango”, l’ultimo spettacolo di Miguel Angel Zotto, leggenda del tango argentino. Con lui saliranno sul palco Daiana Guspero e una compagnia di 25 artisti (16 ballerini e 5 musicisti).

Lo spettacolo è un viaggio nella storia del tango. “Raices Tango” è un sogno: rompendo gli schemi del tango classico sfocia in uno show inedito e travolgente che parla di amore, cultura, rispetto per ogni essere vivente in cui tangheri, gauchos e Indio convivono sul palco in un crescendo di emozioni per raccontare una storia che dalla danza arriva direttamente al cuore del pubblico. La suggestione iniziale è quella della potenza selvaggia degli Indios del Nuovo Mondo. Poi il folklore delle serate intorno al fuoco dei gauchos delle pampas sudamericane fino a giungere al tango, il ballo della gente di Buenos Aires, dei compadritos, dei migranti italiani, francesi, tedeschi, russi che s’incontrano nelle balere e nei cortili, tra polvere e povertà, pianti di bambini, sogni di giovinezza e malinconia del vivere.

Le prime immagini sono potenti e innovative nella loro tradizione: i personaggi appaiono misteriosi, i tamburi rievocano ritmi ancestrali, le bolas nelle mani dei gauchos volteggiano vorticosamente nell’aria ricordando l’antico utilizzo coma arma da caccia. E finalmente l’eleganza, la passione controllata, la carica che solo il tango argentino contemporaneo può regalare.

Le radici del tango crescono sul fertile terreno argentino dove si stabiliscono le prime comunità di immigrati Italiani. Proprio come la famiglia di Miguel Angel Zotto, cognome originale Zotta, cambiato in Zotto da un errore di trascrizione nel registro argentino degli immigrati. Il nonno Michele Arcangelo nasce nel paesino lucano di Campomaggiore. Miguel Angel inizia a ballare il tango con l’uomo di cui porta il nome, fino a “ritrovare” le radici italiane al punto di riattraversare l’oceano e stabilirsi in Italia con la moglie e compagna sul palco Daiana Guspero e le figlie. “Quella del tango – ha affermato Miguel Angel Zotto presentando lo spettacolo – è una musica che offre sentimento, nostalgia, passione, quindi identità. Abbiamo fatto dodicimila chilometri sull’oceano per arrivare qui: questo è il tango. Noi argentini siamo uguali fisicamente e culturalmente agli italiani e questo in Italia si comprende: la radice del tango è italiana”. Forse è anche per questo che in Italia il tango è un ballo particolarmente apprezzato. Facile immaginare che saranno tanti anche a Brescia gli amanti del tango che non si lasceranno sfuggire l’occasione di vedere all’opera uno dei più grandi interpreti al mondo. Altre informazioni su www.palabancodibrescia.com.

MASSIMO VENTURELLI 16 feb 2017 09:41