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di LUCA POLI 28 nov 2016 18:00

Ascoltare le istanze del no

Faccio appello ai Parroci che avessero già deciso per il sì perché superino, anche solo per un momento, la diffidenza verso il Comitato Famiglie per il No ed il Popolo della Famiglia

Gent. Direttore, diversi e significativi contatti tra miei amici e parroci della Diocesi sul tema del referendum costituzionale confermano quanto molti di questi ultimi siano orientati al sì non tanto nel merito delle ragioni dello stesso quanto sulla base della fobia per le involontarie alleanze createsi sul fronte del no, ritenute troppo scomode o sconvenienti, e/o degli orientamenti ufficiali delle Acli, ormai esplicitati per il sì dopo una campagna referendaria condotta anche presso le Parrocchie con il poco credibile paravento, peraltro avallato dalla Curia bresciana, dell’informazione super partes.Riguardo alla prima motivazione vorrei ricordare che il fronte del sì ha ben altri e più imbarazzanti compagni di cordata, se non mandanti: mi riferisco ai cascami più anticattolici del pensiero radical chic, ben rappresentati all’interno o nelle immediate vicinanze del governo, e alle grandi banche internazionali che per prime hanno dettato la linea ed agli Stati Uniti del Premio Nobel per la Pace (!) Obama, tanto per fare qualche esempio.

Riguardo alla seconda motivazione l’impressione che ho raccolto tra quanti hanno partecipato a queste iniziative è che abbiano solamente aumentato la confusione, soprattutto presso i semplici, di fatto così lasciando alla televisione ed alla stampa mainstream l’ultima decisiva parola.Mi rendo conto della durezza della presente, ma la posta in gioco è troppo alta per non parlare chiaro, e di fronte ai volantini esplicitamente per il sì ultimamente distribuiti sui sagrati delle nostre chiese (ma i parroci, dov’erano?), non è più consentito tacere.Forse non tutti i fratelli nella fede hanno compreso che, e non certo solo a mio giudizio, la posta in gioco non riguarda tanto i presunti snellimenti burocratici o i sempre presunti risparmi quanto, piuttosto, il futuro della famiglia, il futuro della libertà di espressione, anche del Magistero della Chiesa, il futuro dei nostri figli e nipoti.E sempre da fratello nella fede, faccio umilmente ma fortemente appello ai Parroci che avessero già deciso per il sì perché superino, anche solo per un momento, la diffidenza verso il Comitato Famiglie per il No ed il Popolo della Famiglia e, se non lo avessero ancora fatto, provino finalmente ad ascoltare le loro istanze, facilmente reperibili in rete e disponibili anche in materiale cartaceo e dvd: basta chiederle a chi gli stessi parroci sanno.

LUCA POLI 28 nov 2016 18:00