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Roma
di MASSIMO VENTURELLI 04 ott 2017 08:13

Proteggere i bambini dai nuovi Erode

Si è aperto ieri, presso la Pontificia Università Gregoriana, il Congresso internazionale "La dignità dei minori nel mondo digitale", ospitato dal Centro per la protezione dei minori dell'Ateneo. Le parole e gli appelli del Segretario di stato vaticano card. Parolin. Venerdì 6 l'incontro con papa Francesco

Si è aperto ieri a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, il Congresso internazionale "La dignità dei minori nel mondo digitale", ospitato dal Centro per la protezione dei minori dell'Ateneo. L'attenzione nel corso dei lavori, sarà mirata sul campo scientifico e tecnico ma con una prospettiva per promuovere un'azione appropriata. Il Centro per la Protezione dei minori ed il suo partner, l'Alleanza Globale WeProtect, hanno invitato più di 140 esperti internazionalmente riconosciuti dal mondo accademico, degli affari e della società civile, ma anche leader politici e rappresentanti religiosi delle diverse parti del mondo.

In Europa, quasi 18 milioni di bambini sono risultati essere vittime di abuso sessuale nel 2013 e secondo l’Interpol nel 2016 si sono registrati 5 bambini vittime di abuso sessuale online al giorno.

Sono alcuni dei dati presentati questo da Ernesto Caffo, coordinatore scientifico del congresso e fondatore e presidente di Sos Il Telefono Azzurro onlus. Dal Report di Telefono Azzurro emerge anche che il 60% del materiale pedopornografico online è attualmente ospitato in Europa, con un aumento del 19% rispetto all’anno precedente. Caffo, nel suo intervento, ha anche ricordato come l’abuso sessuale sui minori contribuisca all’insorgenza di qualche tipo di disturbo psicopatologico: nel 23% dei casi gli adulti sopravvissuti necessitano di servizi di salute mentale a vita. Nel suo intervento ha poi rivolto un appello ai Governi e alle Istituzioni affinché “si promulghino e si applichino leggi, trattati e protocolli specifici a salvaguardia dei diritti dei bambini e per prevenire il loro sfruttamento in tutte le sue forme”.

“La violenza e gli abusi sui minori – ha affermato nel suo intervento il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli – sono un fenomeno troppo grave e dobbiamo dare risposte mirate e puntuali per contrastare qualunque forma di prevaricazione e lesione dei diritti dei giovani. La pedofilia è un reato e dobbiamo denunciarla senza paura, senza ripercussioni, senza farsi bloccare dalla vergogna. Quando un bambino o una bambina avvertono un disagio che non sanno esprimere e non capiscono da dove venga e come sia motivato, devono avere la possibilità di parlarne, devono sapere di avere punti di riferimento saldi che li ascoltano, non li giudicano e li curano”.

Il ministro ha poi testimoniato l’impegno del governo italiano per contrastare questo fenomeno ed ha parlato del miliardo di euro che lo Stato ha investito per la cultura di alfabetizzazione del mondo digitale, dell’approvazione di una legge che aiuta il contrasto del cyberbullismo e del lancio a breve di un progetto di educazione sulle fake news con un finanziamento di 840 milioni di euro. Partirà anche in attuazione dell’articolo 3 della Costituzione una campagna al rispetto delle persone senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

L’abuso sessuale “è sempre e comunque una ferita che non si rimargina mai del tutto e che si insinua nella parte più profonda dell’animo delle vittime costrette loro malgrado a sperimentare l’inferno. Non ci sono giustificazioni, distinguo ed eccezioni. L’abuso sessuale è sempre un crimine insopportabile e lo è ancora di più quando è perpetrato su un minore”. Una denuncia senza mezzi termini, forte e chiara è stata quella pronunciata dal presidente del Senato, Pietro Grasso, nel suo intervento al congresso. “I bambini – ha continuato - sono custodi di speranza, sinonimo di futuro e segnare la loro esistenza in tenera età significa ipotecare non solo il loro domani ma quello di tutta la nostra società. Non possiamo voltare le spalle ad un fenomeno gravissimo che produce effetti devastanti. Abbiamo bisogno di approfondimenti e riflessioni non solo per conoscere un fenomeno complesso e in continua evoluzione ma anche e soprattutto per definire risposte più efficaci da parte della società”.

Anche nella Chiesa sono emersi “fatti molto gravi”. Per questo la linea della Santa Sede e delle Chiese nel mondo è quella di impegnarsi con “con chiarezza e fermezza, perché la dignità e i diritti dei minori siano protetti e difesi con molta più attenzione ed efficacia di quanto non si sia fatto nel passato”. Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, aprendo il lavori del congresso che si concluderà il 6 ottobre con l’udienza dei partecipanti da papa Francesco. “La maggioranza di voi – ha continuato rivolgendosi ai partecipanti -  che lavora da lungo tempo in questo campo, è ben consapevole che gli abusi sessuali nei confronti di minori costituiscono un fenomeno immensamente vasto e diffuso. In questi ultimi decenni, tale drammatica realtà è venuta prepotentemente alla ribalta nella Chiesa cattolica e sono emersi fatti molto gravi. Si è andati progressivamente prendendo coscienza dei danni subiti dalle vittime, della loro sofferenza e della necessità di ascoltarle per poi operare in molte direzioni diverse, con una vasta gamma di interventi che vanno messi in atto per sanare le ferite, ristabilire la giustizia, prevenire i delitti, formare gli educatori e le persone che trattano con i minori, nella prospettiva di diffondere e consolidare una nuova cultura della protezione dei minori che garantisca efficacemente la loro crescita in ambienti sani e sicuri”. “È questo un impegno – ha aggiunto Parolin – che richiede profonda attenzione umana, competenza e costanza, ma l’esperienza ci dice che là dove c’è uno sforzo coerente e continuo, i frutti che ne risultano sono positivi e incoraggianti”.

Il Segretario di stato vaticano ha esortato poi i partecipanti al congresso ad  avere il coraggio di proteggere i bambini dai “nuovi Erode dei nostri giorni”, facendo sua un’espressione di papa Francesco. Il Cardinale ha anche parlato di “innocenza spezzata”.

“Guardando appunto al mondo di oggi- sono state le sue parole – Papa Francesco richiama continuamente la nostra attenzione sul fatto che le forme di abuso e di violenza sui minori si moltiplicano e si intrecciano fra loro: il traffico dei minori e in generale delle persone umane, il fenomeno dei bambini soldato, l’assenza dell’educazione più elementare, il fatto che i piccoli sono le prime vittime della fame, della povertà estrema”. “In tutte queste situazioni anche la realtà orribile dell’abuso sessuale è praticamente sempre presente, come aspetto comune e conseguenza di una violenza multiforme e diffusa, dimentica di ogni rispetto non solo del corpo, ma ancor più dell’anima, della sensibilità profonda e della dignità di ogni bambino, di ogni giovane a qualunque popolo appartenga”. Parolin ha poi invitato i partecipanti a capire “sempre meglio” questo fenomeno, e soprattutto “continuare a rendere accessibili a tutti coloro che promuovono la tutela dei diritti dei minori le nostre conoscenze del fenomeno. Solo così possiamo combattere efficacemente la battaglia per la protezione dei minori nel nostro mondo digitalizzato. I fenomeni che osserviamo arrivano a livelli di gravità sconvolgente, la loro dimensione e la velocità della loro diffusione superano la nostra stessa immaginazione”.

MASSIMO VENTURELLI 04 ott 2017 08:13