lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
di ADRIANO BIANCHI 23 mar 2017 11:27

Gratuitamente abbiamo ricevuto

Pensiamo di aver donato gratuitamente e con generosità gemme preziose come, nel tempo e altrettanto gratuitamente, abbiamo ricevuto santi pastori che hanno esercitato il servizio apostolico tra noi provenienti da altre diocesi sorelle

Qualcuno l’ha anche detto nei giorni scorsi in Curia a margine dell’annuncio di don Ovidio Vezzoli a vescovo di Fidenza: “Dal Seminario di Brescia escono ormai più vescovi che preti!”. Effettivamente in poco più di tre anni la nostra diocesi ha fatto dono del vescovo Carlo Bresciani a san Benedetto del Tronto, del vescovo Giuseppe Piccioli a Guayaquil, del vescovo Marco Busca a Mantova ed ora del vescovo Ovidio Vezzoli a Fidenza, mentre oltre una ventina sono i presuli bresciani sparsi nel mondo. Doni inaspettati. Frutti della fede della nostra comunità cristiana, piena di grazia e umanità e che, attraverso il successore di Pietro, ha avuto la gioia di condividerli in quella fraternità ecclesiale che ci fa sentire parte dell’unica Chiesa cattolica. Pensiamo di aver donato gratuitamente e con generosità gemme preziose come, nel tempo e altrettanto gratuitamente, abbiamo ricevuto santi pastori che hanno esercitato il servizio apostolico tra noi provenienti da altre diocesi sorelle.

Di ognuno di loro conosciamo il volto, l’umanità, il carattere (con molti pregi e qualche difetto) e per tutti abbiamo potuto essere grati al Signore soprattutto per la fede, l’intelligenza e l’impegno a spendersi senza riserve a servizio di Dio e della nostra terra, della nostra gente, della Chiesa bresciana. Sentiamo ancora così vicini a noi il vescovo Bruno e il vescovo Giulio, e così il vescovo Vigilio Mario, emeriti ormai da diversi anni. Sappiamo che non hanno mai smesso di voler bene a Brescia e i bresciani continuano a voler loro bene con un tratto che negli anni è forse divenuto più vero, meno formale perché liberato dai ruoli, dalle incombenze dalla responsabilità e ancor più fraterno. Anche questa è grazia. La grazia dei legami che si sono costruiti nella vita, dell’amicizia e dell’affetto che si è sedimentato negli anni della collaborazione e della condivisione di tante esperienze segnate dalla fatica e della gioia e che riaffiora ad ogni incontro.

Con questi stessi sentimenti esprimiamo oggi i nostri auguri al vescovo Luciano Monari che il prossimo 28 marzo compirà 75 anni. Attorno a lui, anche in questo frangente, c’è tutta la nostra Chiesa fatta di preti, consacrati e fedeli. Ci sono le comunità cristiane, i giovani che ha incontrato in questi anni bresciani, le istituzioni, gli anziani, i malati, i migranti e i poveri.  Ci sono le ancora tante questioni aperte del nostro cammino ecclesiale, ma anche i frutti abbondanti del tanto vissuto. Ci sono soprattutto i legami, le parole e gli abbracci del Vescovo e del Padre che hanno segnato tutti i suoi incontri. C’è da parte nostra per lui soprattutto la preghiera di ringraziamento a Dio per quanto e come ha amato e ama Brescia. Abbiamo ricevuto e riceviamo senza merito, gratuitamente, la sua testimonianza cristiana. È una ricchezza grande! Il suo “non vergognarsi del Vangelo” è un tesoro prezioso. Grazie don Luciano, e buon compleanno di cuore.

ADRIANO BIANCHI 23 mar 2017 11:27