lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Valcamonica
di LINDA BRESSANELLI 09 nov 2017 15:05

Game over: conosci le regole del gioco?

La Comunità Montana di Vallecamonica e una serie di realtà territoriali mettono in campo un progetto finalizzato a contrastare il gioco d'azzardo e sensibilizzare le fasce interessate da vicino alle sue conseguenze

L’ultima ricerca, effettuata ancora dall’Asl di Vallecamonica Sebino, sui luoghi di gioco e le apparecchiature in Valle, delineava la presenza di 242 locali di gioco dotati di slot e videolottery (56 in 15 Comuni dell’alta Valle, 96 in 21 Comuni della media e 90 in 6 Comuni della bassa) ovvero uno ogni 415 abitanti. Gli apparecchi conteggiati furono in totale 673 (215 in alta, 245 in media e 213 in bassa Vallecamonica). Numeri sproporzionati, soprattutto se si pensa che il gioco può diventare malattia, una subdola forma di dipendenza dalla quale è difficilissimo uscire e che manda in rovina intere famiglie.


Di fronte a questa piaga dei tempi moderni la Comunità Montana di Vallecamonica, insieme a una serie di realtà quali l’Azienda territoriale servizi alla persona, Ats Montagna, Asst Valcamonica, cooperativa di Bessimo, Auser di Pisogne e gli Istituti superiori Putelli, Meneghini, Tassara Ghislandi, CFP Zanardelli e Liceo Golgi, ha messo in campo un progetto dal titolo: “Game over: conosci le regole del gioco?”, finanziato dal bando regionale, indirizzato agli enti locali per lo sviluppo e finalizzato al consolidamento di azioni di contrasto al gioco d’azzardo patologico.
Diverse sono le azioni previste. Si è già partiti questa settimana andando a sensibilizzare la fascia più debole della popolazione, quella che può cadere più facilmente nella rete del gioco: gli adolescenti. Sono state coinvolte nello specifico le classi seconde degli istituti superiori sopracitati. A spiegare loro perché, dati e formule matematiche alla mano, l'unica scelta vincente sia non giocare, c’erano un matematico e un fisico di Torino, Paolo Canova e Diego Rizzuto, autori del libro "Fate il nostro gioco". La performance dei due, che hanno istituito la società “Taxi1729”, si sviluppa fra narrazione e divulgazione scientifica e, con uno stile avvincente, suggerisce una via di ragionamento logico capace di smontare pregiudizi e false credenze legate al mondo dell'azzardo in Italia, dando al pubblico il senso delle reali probabilità di vincita. Un’esperienza che anche gli adulti hanno potuto fare, grazie alla conferenza-spettacolo replicata di sera al cinema teatro oratorio di Esine e aperta a tutti.
Si proseguirà, sempre nel campo della formazione, con una serie di giornate istruttive rivolte a tre fasce interessate da vicino alle conseguenze del gioco d’azzardo: gli agenti di polizia locale, che verranno aggiornati da figure professionali messe a disposizione dall’Azienda territoriale per i servizi alla persona; gli amministratori, che avranno il compito di stendere un regolamento di ambito che disciplini l’insediamento di locali preposti alle “slot”; gli stakeholder del territorio, che verranno affiancati, in collaborazione con la Cooperativa di Bessimo, da psicologi ed educatori.

Sempre all’interno del progetto della Comunità Montana è stato anche attivato un numero telefonico gratuito con uno sportello di ascolto e di consulenza generica e legale, che garantisce l’anonimato ai giocatori, alle loro famiglie e agli operatori dei servizi. Il servizio è gestito dalla cooperativa di Bessimo e risponde al numero 348-6565029.

LINDA BRESSANELLI 09 nov 2017 15:05