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Concesio
di M. VENTURELLI 14 mar 2016 00:00

Acli: concluso il 25° congresso provinciale che "attraversa il cambiamento"

I delegati riunti all'Istituto Paolo VI di Concesio hanno eletto il nuovo consiglio che procederà alla nomina del successore di Roberto Rossini

Si è concluso il XXV Congresso provinciale delle Acli bresciane dal titolo “Niente Paura. Con le Acli attraversiamo il cambiamento”, che si è tenuto lo scorso fine settimana presso l’Istituto Paolo VI di Concesio.
Al Congresso hanno partecipato oltre 200 delegati in rappresentanza dei 72 Circoli Acli della Provincia. Il Congresso provinciale delle Acli bresciane ha recepito gli orientamenti del Consiglio nazionale e provinciale, ha fatto propria la relazione del Presidente provinciale uscente Roberto Rossini (con le integrazioni, frutto degli interventi congressuali) e ha impegnato l’Associazione a stare dentro la storia, capire le cose, stare dentro i processi e coltivare la speranza che il futuro possa essere migliore del passato e del presente e che dalle Acli possa giungere un importate contributo alla sua costruzione. Di qui l’impegno a vivere le nostre fedeltà dell’associazione: alla chiesa, alla democrazia, al lavoro.

“L’urgenza – si legge nella mozione congressuale -, come Associazione, di approfondire e praticare le opere di misericordia e contribuire a farle diventare stile comunitario e impegno politico, è evidente nei fatti che ci circondano e ci interrogano. Questo lo dobbiamo praticare nell’accoglienza del forestiero. Una pratica che oggi drammaticamente ci interroga con il massiccio fenomeno migratorio”. In questa prospettiva diventa prioritario, per le Acli, l’impegno per la diffusione di una cultura dell’ospitalità, in particolare dei poveri e degli stranieri. “Lo assumiamo come compito – continua il documento finale - perché è una sfida alta, esigente, non facile, ma è per il futuro. Perché è nella nostra natura “essere tra” ed anche “essere con” e, forse anche per questo ci piacciono le parole frontiera, meticciato, integrazione”.

Altro fronte di impegno votato dal Congresso provinciale è quello della lotta alle disuguaglianze perché anche questo è futuro, è dignità della persona. “L’iniquità – si legge ancora nella mozione - sarà il tema dei prossimi anni. Ci impegniamo ad attuare percorsi formativi e azioni sociali per combattere la cultura dello scarto, dell’ineguaglianza che legittima le fratture sociali usando strumentalmente il merito per ridurre qualsiasi condizione di vita a scelta individuale”.
Le Acli si impegnano per il cambiamento dell’attuale modello economico promuovendo la costruzione di uno più umano che valorizzi il quotidiano in un’economia di prossimità (di territorio) capace di co-progettare insieme con tutti i soggetti che vivono la comunità, dall’ente locale alle forze del lavoro e della formazione, fino al Terzo settore e alla famiglia, facendo della crisi un’opportunità per un modello più cooperativo e solidale, un modello nuovo che ricolloca al centro la persona.
In questa direzione l’impegno dell’associazione di via Corsica sarà quello di aiutare tutte le persone, contribuendo a creare una cultura positiva verso il welfare comunitario. “Per queste ragioni – è il passaggio della mozione finale dedicata al tema - siamo convinti dell’azione che con altri soggetti della società civile stiamo svolgendo con l’alleanza contro la povertà, per rilanciare la proposta del Reis (Reddito di Inclusione Sociale), come misura universale di sostegno al reddito”.

Papa Francesco nella Evangelici Gaudium afferma che “Nel lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale, l’essere umano esprime e accresce la dignità della propria vita”. Sulla scorta del suo insegnamento, le Acli continueranno ad operare per la difesa dei diritti dei lavoratori, a partire da quelli più in difficoltà, dai precari, dai meno titolati.
Nel corso del congresso provinciale le Acli hanno ribadito l’attenzione prioritaria al mondo del lavoro in continua trasformazione che chiede la massima attenzione alle tutele, ai diritti, alla dignità dei lavoratori, per noi è imprescindibile.

Il Congresso si è poi concluso con l’elezione del nuovo consiglio provinciale. Periangelo Milesi, con oltre 10mila voti è stato il candidato più preferenziato. Nelle prossime settimane il nuovo consiglio, composto da 36 membri (ai quali si aggiungeranno, con diritto di voto i presidenti dio zona e quelle delle sette associazioni specifiche) nella seduta di insediamento procederà alla scelta del successore di Roberto Rossini.
M. VENTURELLI 14 mar 2016 00:00