lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Montichiari
di FEDERICO MIGLIORATI 17 ott 2019 13:34

Aeroporto: non convince il Piano

No deciso di liste e movimenti ambientalisti al Piano di sviluppo dell’aeroporto. Tra le più indignate “Le mamme di Castenedolo”

Non piace per nulla a Legambiente Montichiari, CambiaRotta di Carpenedolo, Sìamo Castenedolo e Le mamme di Castenedolo il Piano di sviluppo 2030 dell’aeroporto D’Annunzio di Montichiari contro il quale le 4 realtà locali hanno presentato una lunga serie di osservazioni. Luciano Gerlegni, di Legambiente, sottolinea come il Piano presenti per 10 volte l’affermazione secondo cui lo scalo, con l’area circostante, sarebbe “vocato” per l’attività cargo: “Si tratta di una giustificazione intrinseca e, peraltro, incongrua poiché esso ha un traffico ristagnante se non diminuito nel corso dei decenni”.

Tra i punti toccati dai rilievi del gruppo monteclarense l’aspetto ambientale, vista anche la vicinanza con discariche e siti inquinati, e le previsioni di traffico con “cifre irrealistiche che non giustificano l’investimento economico ed infrastrutturale prospettato”.

CambiaRotta. Per Sergio Perini, medico e fondatore di CambiaRotta nonché autore del volume che raccoglie le centinaia di missive sul tema ospitate in giornali della provincia, “c’è un problema legato anche alle falde acquifere che dal 1955 ad oggi hanno subito un decremento, mentre sappiamo che l’aeroporto è un grande ‘consumatore’ di acqua”. Più in generale “la salute delle persone sarà messa in crisi dall’ulteriore serie di fattori inquinanti che uno sviluppo dello scalo arrecherà, a partire dall’impatto acustico. Dire, come fa il piano, che la correlazione tra crescita della struttura e ricadute sulla salute sia trascurabile è una falsità”. CambiaRotta lamenta anche la possibilità di demolizione di alcuni edifici abitativi a sud della pista che verrà allungata.

Le mamme di Castenedolo. Per “Le mamme di Castenedolo”, rappresentate da Mara Galanti, “il Piano ammette la situazione critica dell’area ma l’aumento di polveri, il consumo di suolo e l’inquinamento atmosferico vengono definiti aspetti irrilevanti. È ridicolo. C’è un interesse dietro che fa passare tutto il resto, salute compresa, come sacrificabile: non è questo il progresso che vogliamo e ci impegneremo ancora nel sensibilizzare la popolazione”. Sulla stessa lunghezza la lista “Sìamo Castenedolo” che, per bocca di Paolo Terramoccia, definisce “necessario dare un segnale di contrarietà. C’è bisogno di promuovere iniziative dal basso e il nostro gruppo si batterà per la tutela del territorio”.

FEDERICO MIGLIORATI 17 ott 2019 13:34