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Cerveno
di LINDA BRESSANELLI 23 ott 2015 00:00

Capèle: al via la campagna di crowdfounding

Le Stazioni del Santuario hanno bisogno dell'aiuto di tutti per raggiungere l'obiettivo di raccogliere i fondi necessari al restauro

Ben 198 figure lignee che mettono in scena la Passione di Cristo, realizzate nella seconda metà del 1700 dallo scultore Beniamino Simoni e collocate nelle Capèle del Santuario di Cerveno, posto accanto alla parrocchiale: questo immenso e unico patrimonio artistico, che presto verrà proposto per entrare nel circuito Unesco, necessita di consistenti interventi di restauro.

Se le prime quattro stazioni sono già state completate e presentate nell’aprile 2013, le restanti dieci sono ancora da sistemare, ma l’opera - già interamente approvata e autorizzata dalla Soprintendenza di Mantova (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) - richiede circa 2 milioni di euro.
Una somma ingente per una piccola parrocchia e per il territorio camuno. Per questo si è pensato di ricorrere al crowdfounding, ovvero alla raccolta fondi sul web, che dà la possibilità a tutti di contribuire economicamente al progetto in base alle proprie possibilità.

Basta andare su www.perlecapele.it e fare la propria donazione direttamente sul sito: entrando nella sezione “Sostieni” si può liberamente scegliere la somma da donare attraverso Paypal, selezionando, nei box a destra, il profilo di donatore e ottenendo, a seconda della cifra offerta, simboliche ricompense. L'obiettivo finale sarà raggiunto a fasi, per un ammontare di 160.000 euro per il primo step, che riguarda la prima stazione, la n°V (Gesù è aiutato dal Cireneo), che richiede 160.000 euro e per la quale la raccolta è già aperta.
La piattaforma www.perlecapele.it è un'iniziativa della Parrocchia di San Martino Vescovo di Cerveno, realizzata con il contributo di Innovacultura Regione Lombardia, Camere di Commercio lombarde e Fondazione Cariplo.

Si tratta di un modo semplice e alla portata di tutti per aiutare a conservare questo grande patrimonio che va fatto conoscere e apprezzare non solo a chi vive in Valle, ma a livello nazionale e internazionale. Le statue, fatte di legno e gesso a grandezza naturale, esprimono con i loro volti una forte carica espressiva che contribuisce a rendere il percorso di visita ricco di pathos. Alle statue del Simoni è strettamente legata la tradizione della “Santa Crus”, che a cadenza decennale mette in scena la Passione grazie alla partecipazione degli abitanti di Cerveno, ognuno vestito con costumi che prendono spunto proprio da quelli dei personaggi delle Capèle.
LINDA BRESSANELLI 23 ott 2015 00:00