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Rudiano
di SERGIO ARRIGOTTI 28 mar 2019 09:00 Ultimo aggiornamento 27 mar 2019 15:06

Casa Mafalda

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Si fa concreto il progetto di co-housing per il Dopo di Noi con cui La Nuvola si occuperà della gestione di una casa per disabili gravi

La cooperativa “La Nuvola” opera da sempre a Rudiano. Nasce nel 1991 e l’anno successivo apre le porte del Centro diurno disabili, un servizio sociosanitario che accoglie 15 persone con gravissima disabilità fisica e cognitiva. Ora un ulteriore salto di qualità: si fa concreto il progetto di Casa Mafalda, idea di co-housing per il “Dopo di Noi” con cui la cooperativa si occuperà della gestione di una casa di proprietà in cui persone con disabilità grave, avranno la possibilità di vivere percorsi di autonomia affettiva e di emancipazione dalla famiglia.

Nel novembre scorso infatti La Nuvola, a seguito di asta pubblica del Comune di Rudiano, si è aggiudicata l’acquisto dell’immobile del Cdd che fino ad allora era in contratto di locazione. In ragione della vetustà dell’immobile si devono effettuare interventi di ristrutturazione per poter garantire spazi confortevoli agli utenti del Cdd. Spazi che la cooperativa sta progettando coinvolgendo le famiglie dei futuri ospiti, chiedendo loro quali sono necessità ed aspettative. La scelta di inserire l’appartamento all’interno del Cdd, in uno spazio esclusivo, ma comunicante - nasce dalla necessità di offrire un ambiente “conosciuto”, sperimentato e che consente di mantenere le relazioni instaurate.

L’elemento di specificità di “Casa Mafalda” sta nei destinatari cui si rivolge: ossia 4 persone con disabilità cognitiva grave e gravissima; di norma, queste persone e le loro famiglie, non possono prepararsi al “Dopo di Noi” in quanto i servizi residenziali strutturati, accolgono le persone solo quando i genitori non sono più autonomi o quando vengono a mancare.

Il Comune di Rudiano è un convinto sostenitore dell’iniziativa ed ha stanziato un contributo a sostegno del progetto che sarà destinato alla parziale copertura delle spese previste per la realizzazione degli spazi destinati a co-housing.

Il nome scelto per la casa è un omaggio all’associazione dei familiari. Nata dieci anni fa “Mafalda” ha reso le famiglie protagoniste nella realizzazione di un progetto tanto desiderato che presto potrà essere finalmente realizzato.

SERGIO ARRIGOTTI 28 mar 2019 09:00 Ultimo aggiornamento 27 mar 2019 15:06