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Brescia
di REDAZIONE ONLINE 14 apr 2015 00:00

Cisl: raccolta firme "per un fisco più equo e più giusto"

La Cisl propone una riforma radicale del sistema fiscale che consenta l’introduzione di un bonus di 1000 euro annui per tutti i contribuenti, a prescindere dalla tipologia del reddito posseduto

Raccogliere 2 milioni di firme. Questo l’obiettivo della Cisl per costringere il Governo a discutere la legge d’iniziativa popolare “Per un fisco più equo e più giusto” che spinge verso una radicale riforma del fisco, alleggerendo la pressione su lavoratori, famiglie e pensionati. A Brescia la raccolta è iniziata ufficialmente mercoledì 13 aprile in via Marsala, davanti alla sede dell’Agenzia delle entrate, alla presenza del segretario provinciale Enzo Torri che ha apposto la prima firma, in vista di raggiungere l’obiettivo delle 20mila sottoscrizioni per quanto riguarda Brescia e provincia. La mobilitazione, infatti, si protrarrà nelle prossime settimane in tutto il territorio provinciale attraverso 15 assemblee, la prima si terrà il 16 aprile alle 15 nella sede della Cisl di via Altipiano d’Asiago.

“Dobbiamo sostenere i redditi più bassi, redistribuendo la ricchezza” ha affermato Torri. Non si tratta di demagogia, alla base della proposta figura infatti un documento di 14 pagine che dimostra come sia possibile recuperare i fondi per dare il via a una manovra in grado di correggere la crescita esponenziale delle diseguaglianze che si è realizzata nell’ultimo quarto di secolo. In cosa consiste la proposta? “Diamo 1000 euro annui a tutti i contribuenti (proposta di intervento fisacale, riduzione Irpef ndr) – ha sottolineato Torri – anche agli incapienti e ai pensionati, con un reddito fino a 40mila euro (tutti i redditi, non solo dei lavoratori dipendenti, perciò anche i parasubordinati, le partite iva etc.), e un bonus di ammontare ridotto e via, via decrescente per chi ha redditi compresi fra i 40mila e i 50mila euro”. Il recupero delle risorse è possibile “attraverso la tassazione delle ricchezze”. Lo studio presentato dalla Cisl sottolinea come il 10% della popolazione più abbiente possieda il 46% della ricchezza nazionale, ed il 27% del reddito nazionale. Secondo la proposta è questa la fascia da prendere in considerazione, i redditi superiori ai 500mila euro.

“Vogliamo – continua Torri – eliminare la tassazione sulla prima casa e rivedere il meccanismo degli assegni familiari, accompagnati da un nuovo sistema di detrazioni d’imposta”. Attualmente in Italia l’evasione fiscale ammonta a 180 miliardi di euro, una situazione che pesa soprattutto sul carico fiscale di chi paga le tasse. Per questo la Cisl propone il rafforzamento delle sanzioni amministrative e penali, aumentando i controlli, migliorando la tracciabilità dei pagamenti e l’utilizzo delle carte di credito (senza costi aggiuntivi per le famiglie), introducendo meccanismi di contrasto di interesse che consentano a chi compra di portare in detrazione la relativa spesa, facendo così emergere il fatturato oggi occultato.
REDAZIONE ONLINE 14 apr 2015 00:00