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Brescia
di REDAZIONE ONLINE 18 set 2015 00:00

Contrasto della prostituzione e dello spaccio sull'asse via Milano-Mandolossa

In un comunicato stampa diffuso ieri tutti i dati dell'azione di controllo del territorio compiute dalla Polizia locale di Brescia in una delle zone più calde della città

Contrasto della prostituzione a Brescia: 527 interventi (l’83% di tutti quelli realizzati sul territorio comunale) nei primi mesi del 2015 sull’asse via Milano-Mandolossa. Questo il dato più rilevante dell’attività svolta da gennaio ad agosto dalla Polizia Locale di Brescia, con un costante presidio del territorio da parte degli ufficiali e degli agenti impegnati nei controlli sia in strada sia negli appartamenti.

Dall’inizio di quest’anno la Polizia Locale, come si legge in un comunicato stampa diffuso in queste ore, ha eseguito complessivamente, sull’asse via Milano – via Vallecamonica – Mandolossa, 527 interventi che corrispondono all’83% dei servizi antiprostituzione totali effettuati su tutto il territorio (636).
In particolare via Vallecamonica si conferma il luogo dove sono stati commessi il maggior numero di illeciti (42) per infrazioni al regolamento di polizia urbana, con sanzioni da 500 euro ai clienti delle prostitute. A seguire via Milano con 13 illeciti, viale Badia con 4, via Franciacorta con 3, il tratto sud di via Chiusure con 3 e altre vie.

Nello stesso arco di tempo sono state eseguite 343 identificazioni su strada. In buona parte si tratta delle stesse persone che sono state controllate più volte. Inoltre è stata proposta al Questore l’emissione di almeno 11 fogli di via obbligatori, sono state denunciate due persone all’autorità giudiziaria per sfruttamento della prostituzione ed è stato eseguito un arresto per inottemperanza alle normative sull’immigrazione.
Complessivamente la Polizia Locale di Brescia ha riservato a quest’attività oltre 2.885 ore di servizi serali e notturni.

Dall’inizio dell’anno i controlli, attuati con cadenza quotidiana, sono stati eseguiti anche su iniziativa delle pattuglie, che hanno contestato 73 sanzioni ai clienti, comprese le ingiunzioni del regolamento di polizia urbana che vieta agli automobilisti di contrattare prestazioni sessuali a bordo dei veicoli e alle prostitute di vestirsi con abiti succinti con l’intento di adescare i clienti. Otto sono le autovetture poste sotto fermo come sanzione accessoria alla violazione determinata dal fatto che i conducenti sono risultati proprietari dei veicoli. Si ricorda che la sanzione per chi contratta prestazioni sessuali è di 500 euro. Il totale delle multe contestate ammonta a 36.500 euro.

Particolarmente intenso anche il controllo di diversi appartamenti cittadini eseguite da agenti delle unità specialistiche che si occupano di contattare le prostitute tramite i siti di annunci online e, fingendosi clienti, effettuano controlli all’interno degli appartamenti per verificare l’identità, le condizioni dei luoghi e le procedure amministrative di locazione. L’obiettivo è informare i proprietari degli immobili relativamente alla situazione riscontrata e alle conseguenze penali in cui potrebbero incorrere nell’ipotesi che fossero consapevoli dell’attività di favoreggiamento o sfruttamento della prostituzione.

Dall’inizio del 2015 i controlli negli appartamenti sono stati 17 con un totale di 26 persone (donne e transessuali) identificate.
Particolarmente inteso è stato, nei primi otto mesi dell’anno, anche il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Dall’inizio del 2015 il Nucleo di Polizia Giudiziaria e, in particolare, la squadra operativa che agisce in borghese e con veicoli di copertura, ha intensificato in modo significativo il proprio raggio d’azione nella zona della Mandolossa, porzione di territorio in cui si concentra l’azione di pluripregiudicati impegnati in attività collegate allo spaccio. Tali indagini hanno portato complessivamente all’arresto di cinque persone.

Questi numerosi interventi dimostrano l’impegno costante che la Polizia Locale sta dedicando al controllo del territorio al fine di diminuire l’insicurezza dei cittadini e dimostrare che la presenza degli agenti non è uno slogan ma un fatto concreto. Le autorità locali sono, da sempre, particolarmente sensibili a questo fenomeno che implica ricadute sociali e ripercussioni negative dovute al collegamento tra prostituzione e attività criminali. Sia in passato che oggi queste attività hanno, purtroppo, obbligato il Comune a impiegare un alto numero di risorse umane al fine di alleviare una condizione di cronicità che si riscontra a Brescia come in molte altre città Italiane.
REDAZIONE ONLINE 18 set 2015 00:00