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Brescia
di REDAZIONE ONLINE 20 feb 2015 00:00

Da solo mette in fuga una banda di rapinatori

Venerdì scorso sono state tratte in arresto tre persone che avevano messo a segno già cinque rapine

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Sangue freddo e un pizzico di fortuna hanno permesso a un carabiniere della Compagnia di Brescia di sgominare una banda di rapinatori. Fra il 7 e il 9 febbraio, infatti, nel territorio bresciano si sono consumate 5 rapine in altrettante sale giochi, che hanno fruttato ai malviventi un totale di 25mila euro. E’ quindi partita un’operazione di presidio e monitoraggio che ha visto coinvolta, fra le altre, anche la sala “Jackpot stars” di Mazzano. Qui, venerdì scorso, 13 febbraio, un brigadiere in borghese, in appostamento, ha notato il fare sospetto di tre uomini che si accingevano a entrare con il volto coperto. A insospettire ulteriormente l’agente, una felpa rossa indossata da uno dei tre sospetti, un indumento che ricorreva nelle rapine precedenti.

Conscio di aver di fronte il gruppo di rapinatori ricercati, l’agente, appena gli è stato possibile, è entrato in azione: bloccando alle spalle uno dei rapinatori, colpendolo in testa con il calcio della pistola. Il malvivente, dopo una breve colluttazione, riesce a divincolarsi e, una volta di fronte all’agente, gli spara un colpo a bruciapelo, ma per fortuna la pallottola colpisce la spallina destra del giubbotto dell’agente conficcandosi poi nel muro. L’uomo tenta di sparare ancora un colpo, ma la sua calibro 6,35 si inceppa, costringendolo alla fuga.

Illeso e con una dose di sangue freddo che gli è valsa l’encomio del comandante Giuseppe Spina, il brigadiere decide di non sparare, dato che uno scontro a fuoco, all’interno del locale, sarebbe stato potenzialmente letale per la commessa della Sala. Vista la malparata i tre decidono di scappare, ma dimenticano che la porta si apre dall’interno, perdono così tempo e danno la possibilità al brigadiere di raggiungerli. Uno viene bloccato, disarmato del coltello con il quale era entrato nella sala, e tratto in arresto, mentre gli altri due, dopo una breve fuga, vengono beccati al pronto soccorso della Poliambulanza di Brescia, dove si erano recati per farsi curare le ferite.

Una volta condotti nella caserma “Masotti” di Piazza Tebaldo Brusato i tre sono stati identificati: Mehmeti Halfiki, un albanese classe ‘85 residente a Mazzano, responsabile di aver esploso il colpo di pistola contro l’agente, e due italiani, entrambi del 1994, Nicholas Gelaini Fardelli di Bedizzole e Giovanni La Magna di Rezzato, tutti disoccupati. Una quarta persona, che faceva da palo, è stata denunciata per favoreggiamento. Intanto continuano le ricerche della pistola che ha esploso il colpo contro l’agente. “Mi sento di rivolgere un plauso e i miei complimenti per il coraggio e lo sprezzo del pericolo” ha affermato il comandante Spina rivolgendosi al brigadiere. “Se avessimo paura di morire – ha commentato l’agente – non faremmo questo mestiere”.
REDAZIONE ONLINE 20 feb 2015 00:00