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Brescia
01 mar 2016 00:00

Dalla ricerca bresciana nuove soluzioni tecnologiche per gli spastici

L'Università degli Studi di Brescia ha assegnato il premio di studio di tremila euro alla proposta di tesi di Andrea Morsucci, finalizzata all’individuazione di nuovi percorsi diagnostico-riabilitativi per i soggetti affetti da disabilità spastica

Sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della disabilità spastica e promuovere le attività dell’Associazione Italiana Assistenza Spastici onlus (Aias), importante realtà locale che, da oltre 50 anni, si occupa di assistenza alle persone affette dalla malattia e che, per questo, è particolarmente interessata a valutare nuovi progetti e approfondimenti scientifici e di ricerca che abbiano un impatto effettivo sulla qualità della vita dei disabili.

Con questi obiettivi, lo scorso novembre, l’Università degli Studi di Brescia ha bandito, con il finanziamento dell’Aias, un premio di studio destinato a laureandi dell’Ateneo che, nel loro progetto di tesi, abbiano inquadrato la disabilità spastica da un punto di vista medico-scientifico o tecnologico. Considerati l’impatto dei risultati attesi dallo studio sulla qualità della vita dei disabili, il livello di fattibilità, il grado di innovazione e la possibilità di realizzazione nonché la valutazione della carriera accademica, la Commissione Giudicatrice ha assegnato il premio di studio dell’importo di tremila euro alla proposta di tesi di Andrea Morsucci, finalizzata all’individuazione di nuovi percorsi diagnostico-riabilitativi per i soggetti affetti da disabilità spastica.

Hanno premiato lo studente iscritto all’ultimo anno della laurea magistrale in Communication Technologies and Multimedia (Ingegneria), lunedì 29, nel Salone Apolllo del Rettorato, il Rettore, prof. Sergio Pecorelli, il prof. Maurizio Memo, Prorettore delegato alla ricerca e il dott. Michele de Tavonatti, Presidente Aias- Sezione di Brescia.

Il progetto di Morsucci prevede, nello specifico, attività di ideazione e sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative per la produzione personalizzata di presidi biomedicali e dispositivi, a partire dalla digitalizzazione di parti anatomiche tramite tecnologie di scansione 3D.

L'attività di tesi, avente per relatore il prof. Alberto Signoroni, si inserisce nell’ambito di una collaborazione scientifica tra il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e l’azienda bresciana OpenTechnologies, leader nella produzione di diverse linee di scanner 3D per applicazioni industriali e biomedicali. Per quanto riguarda gli aspetti medico-riabilitativi e quelli di progettazione e realizzazione meccanica degli ausili sono state recentemente avviate collaborazioni interdisciplinari rispettivamente con la Fondazione Teresa Camplani – Casa di Cura “Domus Salutis” (Luciano Bissolotti e Michele Scarazzato) ed il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Ateneo (Gabriele Baronio).
01 mar 2016 00:00