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Montichiari
di FEDERICO MIGLIORATI 14 mar 2018 10:18

Don Serafino nel Giardino dei Giusti

Don Serafino Ronchi, Berta Caceres, 13 aviatori italiani e Giovanni Palatucci: ad essi l'amministrazione comunale di Montichiari dedicherà, sabato 17 marzo, 4 alberi ed altrettante targhe ricordo nel Giardino dei Giusti

Don Serafino Ronchi, Berta Caceres, 13 aviatori italiani e Giovanni Palatucci: ad essi l'amministrazione comunale di Montichiari dedicherà 4 alberi ed altrettante targhe ricordo nel Giardino dei Giusti, iniziativa ideata dall'assessorato alla cultura lo scorso anno e giunta alla seconda edizione. L'appuntamento è in programma sabato 17 marzo alle ore 10 nel Parco della Pieve o, in caso di maltempo, all'interno della chiesa romanica. I “prescelti” rappresentano donne e uomini che hanno operato, a vari livelli, per il bene dell'umanità arrivando in alcuni casi a sacrificare la propria vita per questa causa. Don Serafino Ronchi, indimenticato parroco di Vighizzolo ed Esenta e sacerdote dall’impegno indefesso per i più poveri, è l'ideatore del Grimm che oggi opera in tutto il mondo in spirito missionario; Giovanni Palatucci, ultimo questore italiano di Fiume, non esitò a salvare migliaia di profughi ebrei, scelta che gli costò la deportazione nel campo di sterminio di Dachau dove morì di stenti; Berta Caceres, ambientalista dell’Honduras, è divenuta nota per le sue battaglie  contro la deforestazione illegale e per i diritti delle donne.

C'è poi la commovente vicenda di 13 aviatori di Kindu, trucidati in Congo nel 1961 mentre recavano aiuti umanitari ai caschi blu dell’Onu. Questi i loro nomi: Amedeo Parmeggiani, Onorio De Luca, Paolo Remotti, Nazzareno Quadrumani, Silvestro Possenti, Martano Marcacci, Francesco Paga, Giorgio Gonelli, Giulio Garbati, Filippo Di Giovanni, Nicola Stigliani, Armando Fabi e Antonio Mamone. I Giusti, dall'edizione di quest'anno, sono nominati da un apposito Comitato nel quale trovano posto esponenti della maggioranza e della minoranza, membri delle parrocchie, delle associazioni e degli enti del volontariato. “L’apertura a tante realtà del territorio – spiega Basilio Rodella, assessore alla cultura – sta a significare che non si è voluto creare un organismo politico legato a questa o quella giunta: l'auspicio, infatti, è che l'iniziativa possa durare e continuare ad operare nel tempo”.

FEDERICO MIGLIORATI 14 mar 2018 10:18