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Brescia
di REDAZIONE ONLINE 22 lug 2015 00:00

Fanatici dell'Isis arrestati a Brescia

Arrestati due sostenitori dell'Isis che da mesi pubblicavano messaggi minacciosi e progettavano attacchi a diversi luoghi simbolici in Italia. Tra gli obiettivi anche la base militare di Ghedi.

Blitz antiterrorismo della polizia che ha eseguito a Brescia varie perquisizioni e un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone. L’accusa è di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale e di eversione dell’ordine democratico.

Le indagini, condotte dalla Digos e dalla Polizia postale hanno permesso di accertare che i due, sostenitori dell’Isis, svolgevano una continuativa attività di istigazione pubblica in rete. I due progettavano azioni terroristiche e diffondevano messaggi minacciosi anche attraverso i social, tramite l’account twitter “Islamic_State in Rom”. Si tratta nello specifico di un tunisino e di un pakistano, entrambi con documenti in regola e residenti in Italia da anni, in particolare nel bresciano a Manerbio. Da quanto si è saputo i due erano inseriti da parecchio tempo anche nel mondo lavorativo, uno come operaio manovale e l’altro nel settore delle pulizie.

“Siamo nelle vostre strade. Siamo ovunque. Stiamo localizzando degli obiettivi in attesa dell’ora X”. Questi alcuni dei messaggi scritti a penna su dei foglietti in italiano, arabo e francese e tenuti in mano probabilmente dalla stessa persona che scattava la foto. Sullo sfondo diversi luoghi simbolici come il Colosseo, il Duomo o la stazione di Milano. Fotografie che avevano iniziato a circolare nel web già dallo scorso aprile e che sono poi entrate in possesso delle forze dell’ordine che hanno condotto le indagini sotto la coordinazione del procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli e dal pm Enrico Pavone.

L'indagine è stata rapida ed è scattata circa tre mesi fa dopo le prime segnalazioni della Polizia postale su quei messaggi minatori online ed ha portato stamani agli arresti. Le prove raccolte, anche grazie a numerose intercettazioni non hanno lasciato scampo ai presunti terroristi che da quanto emerso parlavano di colpire la base militare di Ghedi nel Bresciano ed avevano anche altri obiettivi in Italia.

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano si dimostra soddisfatto dell’azione antiterroristica in un tweet postato poco dopo l’arresto: “Il nostro sistema di controllo dimostra ancora una volta la sua efficacia #senzasosta”.
REDAZIONE ONLINE 22 lug 2015 00:00