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Cevo
di DAVIDE ALESSI 24 ago 2015 00:00

Fondi ex-Odi: in arrivo 500mila euro per Cevo

Il comune della Valsaviore si mette in moto per sfruttare al meglio il denaro con l'attivazione di vari progetti a breve e lungo raggio. Tra di essi figurano interventi culturali e destinati alla comunità e la valorizzazione del territorio, attraverso la creazione di un sentiero agrosilvopastorale

Il Comune di Cevo, così come gli altri comuni confinanti con Trentino Alto Adige previsti dalla legge, è destinatario della somma di 500mila euro per il 2013 e di 500mila euro per il 2014 come somma fissa derivante dalla ripartizione tra tutti i soggetti aventi diritto.

Si tratta di una somma ragguardevole che, con altre provvidenze di questi anni, consentirà di attuare una serie significativa di interventi per la comunità: tra essi, lo spostamento della scuola elementare dal vecchio al nuovo edificio dove è stata realizzata anche la scuola materna; l'acquisto di una speciale autobotte antincendio per la Protezione Civile, di dimensioni molto ridotte, ma completa di attrezzatura, in grado di entrare agevolmente nelle stradine dei piccoli centri storici dei paesi della Valsaviore.

E ancora: la realizzazione della sede del Museo della Resistenza, che troverà spazio nell'edificio della Scuola elementare (che a sua volta, come detto sopra, verrà spostata nell'edificio della Materna), mentre contestualmente partiranno una serie di interventi culturali per l'animazione territoriale e la formazione di un pool di guide del territorio per la valorizzazione di percorsi specifici che saranno anche individuabili con sentieristica e cartellonistica apposita. Infatti, tra le attività di animazione e promozione sono previste visite programmate e costanti di scolaresche, turisti, appassionati alla scoperta dei luoghi e dei percorsi della Valsaviore (storici, culturali artistici, artigianali, rurali, alpinistici, archeologici).

Tra essi figura la zona mineraria del “Dos del Curù”, posta lungo il percorso che sale al Pian della Regina, dove gli archeologi da tempo stanno effettuando rilievi, scavi, accertamenti e collegamenti con le zone minerarie e fusorie della Valle dell'Allione. C'è poi un altro progetto, certamente ambizioso e non cantierabile a breve, che riguarda circa la metà del territorio comunale di Cevo che si trova nella zona che sale al lago d'Arno e giunge fino al Re di Castello ed alla zona dello storico “Passo di Campo”. Attualmente l'intero territorio non è servito da sistema viario agrosilvopastorale, ma solo da sentieri per lo più tracciati da pastori e cacciatori.

Il progetto complesso e ambizioso del Comune di Cevo è quello di dotare la zona di una strada agrosilvopastorale dalla “Rasega” di Valle di Saviore fino a Malga Campel come primo tratto; da lì, in un secondo tempo, il percorso potrebbe proseguire per le altre due malghe del comune per raggiungere il lago d'Arno, servendo anche una zona ricca di pascoli e di boschi. Al lago d'Arno sarebbe previsto anche il recupero di un edificio attualmente inutilizzato da Enel, che ne è proprietaria, per trasformarlo in un Rifugio che dalla Valsaviore serva da appoggio per gli escursionisti che vogliono salire al sentiero numero 1, al Passo di Campo, al Passo Dernal, ai ruderi della Caserma Campellio lungo la “Traversera”.

I fondi ex-Odi destinati ai Comuni di confine sono dunque una vera provvidenza per le comunità di montagna confinanti con il Trentino-Alto Adige: se ben utilizzati, sono anche un forte volano per creare occupazione diffusa e rivitalizzazione del territorio.
DAVIDE ALESSI 24 ago 2015 00:00