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Manerbio
di REDAZIONE ONLINE 22 apr 2015 00:00

Gli studenti del Pascal incontrano il Procuratore Capo di Lecco

Affollato l'incontro tra gli studenti del Pascal e il Procuratore Capo di Lecco Antonio Chiappani, dal titolo: "Scuola e Legalità: antidoto alla corruzione e alle mafie”. Il Procuratore si è soffermato su alcune importanti inchieste e inoltre ha esortato gli studenti a non assumere atteggiamenti superficiali e di delega

E’ stato affollato l'incontro al Pascal di Manerbio, tra gli studenti e il Procuratore Capo di Lecco Antonio Chiappani dal titolo: "Scuola e Legalità: antidoto alla corruzione e alle mafie”. Dopo i saluti del dirigente scolastico dott. Bornati, che ha esortato gli studenti a non alimentare il mercato degli stupefacenti poiché fonte di finanziamento delle mafie, sono intervenuti il capitano dei carabinieri di Verolanuova Corsetti e il Procuratore capo di Brescia. Tra le autorità presenti il sindaco di Manerbio, il maggiore Giovanni Pillitteri e il Presidente della commissione Antimafia Regione Lombardia il consigliere Girelli.

Il capitano Corsetti consiglia agli studenti di non assumere atteggiamenti di bullismo, di ritorsione nei confronti di altri alunni e a seguire con attenzione la relazione del capo Procuratore, avendo una visione globale della giustizia. Prima dell'intervento del dott. Chiappani, il prof. Resta ha parlato del recente protocollo di intesa tra MIUR, Autorità anticorruzione, Procura nazionale Antimafia e Associazione nazionale Magistrati sulla corruzione e mafie. Il Procuratore Capo di Lecco si è soffermato su alcune importanti inchieste (trentadue anni sostituto procuratore a Brescia): il sequestro Soffiantini, Finchimica, i fallimenti finanziari (più di trecento nell'anno scorso a Brescia), la falsa fatturazione, i flussi di denaro sporco utilizzati dalle mafie nel calcio e in aziende di movimento terra. Sono state inoltre espresse perplessità sull' origine dei finanziamenti del Quatar e il rammarico della poca conoscenza sulle nuove mafie cinese e nigeriana, molto attive nel traffico degli esseri umani.

Il dott. Chiappani inoltre ha esortato gli studenti, a non assumere atteggiamenti superficiali e di delega ma a partecipare a tutti i processi democratici, compreso anche il proporsi nelle opportunità positive che la vita ci offre, a rifiutare l'utilizzo degli stupefacenti per risolvere i disagi personali, esistenziali e che queste problematiche vanno affrontate con l'aiuto delle famiglie e delle agenzie educative. L'utilizzo delle droghe finanzia le mafie. L'incontro si è concluso con le numerose domande degli studenti e con un auspicio del Procuratore Capo di Lecco agli studenti "a vivere la legalità per migliorare la convivenza tra le persone".
REDAZIONE ONLINE 22 apr 2015 00:00