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Brescia
di M.VENTURELLI 22 mar 2015 00:00

I "Ventunogrammi" di Big Bang per dare sapore e protagonismo alla vita

Presentato in Loggia il progetto che punta sulla ristorazione per la formazione di persone con disabilità voluto dal Centro bresciano down e dalla cooperativa Big Bang che, nel centro, promuove il protagonismo delle persone con sindrome di Down e le loro famiglie

Ventuno, non uno di più e non uno di meno, ventuno come il numero di quel cromosoma che da origine alla sindrome di Down e come quel "Ventunogrammi", appunto, che da il nome a un progetto a lungo rincorso dal Centro bresciano down e che, finalmente, sta per realizzarsi.

Sin dal 1992, anno della sua nascita, il Centro aveva posto tra le sue priorità l'individuazione di processi di integrazione sociale di persone affette da questa sindrome. Il primo, e forse più importante, era ed è quello del lavoro come opportunità per dare ruolo e rilevanza sociale a persone spesso tenute ai margini.

Quella del Centro bresciano down è stata una lotta lunga ma anche portata avanti con tenacia e che lo scorso anno ha portato alla nascita della cooperativa sociale onlus Big Bang, creata con lo scopo di promuovere il protagonismo delle persone down e delle loro famiglie per una cittadinanza giusta, attiva e consapevole.

Come? Attraverso un progetto che mette al centro la formazione attraverso la ristorazione. Sono queste le origini di "Ventunogrammi", un locale dotato di forno, bar e punti vendita in grado di servire colazioni, pranzi veloci, aperitivi e con un laboratorio che garantirà la fornitura fresca di prodotti da forno realizzati con prodotti bioligici, derivanti da produzioni a km zero. Ma quello che è più importante "Ventunogrammi" si avvarrà di lavoratori con la sindrome Down.

"Il nostro - ha spiegato Simonetta Grasso, presidente della cooperativa Big Bang - è stato un sogno che ha contagiato molte realtà e che, ancora una volta, ha fatto emergere la grande capacità di coinvolgimento che hanno persone portatrici della sindrome Down. Siamo certi che 'Ventunogrammi" porterà un valore aggiunto alla città".

Sei e con diversi livelli di preparazione saranno le persone inserite nel progetto in fase di preparazione. "I locali messi a disposizione dalla Fondazione Casa di Dio - ha sottolineato Alberto Mariani, del consiglio del Centro bresciano down - consentono però di ipotizzare nel tempo un ampliamento del numero dei ragazzi coinvolti".

Negli spazi di via Pietro da Cemmo le persone con sindrome Down, assistite da una equipe di educatori, seguiranno un percorso di formazione sono solo per essere in grado di soddisfare le richieste della clientela di "Ventunogrammi" ma anche per acquisire le competenze necessarie al loro inserimento nel mondo del lavoro.

Anche Marco Colombo, presidente del Centro bresciano down, ha parlato di grande soddisfazione per la realizzazione di un progetto cullato per anni e in grado di aprire la strada a percorsi di autonomia per le persone che saranno coinvolte.

"Ventunogrammi", come è stato sottolineato nel corso della sua presentazione in Loggia, è stato possibile grazie a un lavoro di squadra che ha visto l'ufficio della Consigliera di parità della Provincia di Brescia, li fondazioni Casa di Dio e Lonati, Banco di Brescia, Comune, Provincia e Regione giocare, pur con ruoli e coinvolgimenti diversi, l'importante partita di civiltà a fianco del Centro bresciano down e della Cooperativa Big Bang, come hanno sottolineato il consigliere regionale Fabio Rolfi, Laura Parenza per la Provincia, e il sindaco di Brescia Emilio Del Bono che ha voluto esternare un duplice sentimento: la soddisfazione per la realizzazione del progetto e la consapevolezza che senza il silenzioso lavoro e la tenacia di tanti nemmeno la migliore delle amministrazioni riesce in un traguardo tanto importante.

L'appuntamento con l'apertura "Ventunogrammi, formula veramente in grado di dare sapore alla vita di tanti, è con l'estate. Questo almeno l'auspicio di Simonetta Grasso che ha ammesso di dare voce al desiderio e alla gioia dei ragazzi che saranno via via coinvolti nel progetto e delle loro famiglie.
M.VENTURELLI 22 mar 2015 00:00