lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Chiari
di SERGIO ARRIGOTTI 01 feb 2019 08:40

L’ultimo saluto a Clara Morsia

Ascolta

Si è spenta a 85 anni Clara Morsia, una delle fondatrici del Moica di Chiari, una pioniera del movimento italiano delle casalinghe, fondato a Brescia nel 1982

Si è spenta a 85 anni Clara Morsia, una delle fondatrici del Moica di Chiari, una pioniera del movimento italiano delle casalinghe, fondato a Brescia nel 1982. Clara è stata uno dei volti storici, riconoscibili e riconosciuti del gruppo clarense: era presente nel 1982, è stata sempre presente anche dopo. Una donna attiva e disponibile. Discreta, gentile e sorridente, ma nello stesso tempo cocciuta e grintosa. Nell’associazione, nel sociale e nella vita quotidiana. Contribuì a fondare e poi gestì per diversi anni anche il Museo della Donna e dell’arte femminile in Villa Mazzotti, dove aveva raccolto molti oggetti della vita casalinga quotidiana. Tina Leonzi, presidente nazionale e fondatrice del Moica la ricorda così: “La ricorderò sempre vivacissima. Si è dedicata al gruppo con dedizione e affetto. È sempre stata presente per le raccolte e ha contribuito alla creazione di uno dei primi gruppi, quello di Chiari appunto. È stata un esempio per tanti e non posso che esprimere, oltre al dispiacere, una grande riconoscenza nei suoi confronti”. Ida Ambrosiani, presidente attuale del gruppo clarense, la ricorda con affetto: “È proprio grazie a lei che mi sono avvicinata al movimento. Ci eravamo conosciute in treno e mi aveva raccontato di questa realtà. Si preoccupava sempre di tutto, le interessava davvero”. Anche da nonna si era distinta. In molti nell’ultimo periodo l’hanno conosciuta come “la nonna ultrà” della Pallavolo Chiari. Coinvolta pienamente nella vita della famiglia non perdeva mai le partite e sugli spalti era sempre simpatica e attiva. La sua vita è stata un esempio delle ricche potenzialità, delle fatiche e delle soddisfazioni di una donna protagonista e casalinga. Consapevole che il lavoro familiare è un vero lavoro e rappresenta un bene per l’intera società; per gli aspetti gestionali, morali, educativi, assistenziali, ma anche per quelli economici.

SERGIO ARRIGOTTI 01 feb 2019 08:40