lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Edolo
di GIULIANO CHIAPPARINI 17 dic 2015 00:00

La questione infinita dell'acqua non depurata

I tre Comuni coinvolti con i sindaci procederanno all'appalto di piccoli interventi locali connessi con la raccolta fognaria, puntando entro il 2016 a far approvare nelle sedi competenti il progetto esecutivo. I cittadini hanno di che lamentarsi degli amministratori che dal secolo scorso non hanno saputo nemmeno avviare l'opera per mettere adeguati impianti di filtraggio e ripulitura delle acque reflue che rappresenta un minimo di civiltà

Quando mancano pochi giorni al nuovo anno torna alla ribalta in Alta Valcamonica la questione della mancata depurazione delle acque nella popolosa area fra Edolo, Sonico e Malonno. Non si creda sia solo un caso o una sorta di regalo sotto l'albero per i cittadini. Semplicemente le normative europee prevedono con l'inizio 2016 l'avvio di una procedura d'infrazione nei confronti dei territori privi di adeguati impianti di filtraggio e ripulitura delle acque reflue. Insomma, la burocrazia di Bruxelles rischia di occuparsi, fra le migliaia di paesi e paesini italiani inadempienti, anche di alcuni Comuni dell'alto corso dell'Oglio. I cittadini avrebbero di che lamentarsi degli amministratori che dal secolo scorso non hanno saputo nemmeno avviare quest'opera che rappresenta un segnale di civiltà. Sono stati trovati i soldi per strade di ogni genere, gallerie, centraline, palestre, piste ciclabili, percorsi culturali e via dicendo, mentre per ovviare al lordume che scorre nell'Oglio e che lo deturpa, nemmeno un centesimo. In realtà un po' di soldi da parte ci sono e vengono dalle tasche dei cittadini, costretti per anni nella bolletta dell'acqua a pagare una quota significativa finalizzata proprio alla costruzione del depuratore consortile collocato nel territorio meridionale di Malonno. Oggi quei versamenti garantiscono meno della metà di quanto servirebbe per portare a termine i lavori. Ci sono, infatti, circa cinque milioni di euro a fronte degli undici necessari. Tuttavia, da qualche anno il contribuente, almeno, non viene nemmen più illuso da quel previdente balzello.
Il rischio è, però, di pagarne un altro, quello più o meno paludato che i Comuni saranno costretti ad imporre a causa delle multe comminate dall'Unione Europea. Ecco, quindi, che ad autunno avanzato e nonostante la materia sia ora passata in mano alla Società Idrica Vallecamonica, i sindaci dei tre Comuni coinvolti, Luca Masneri per Edolo, Giambattista Pasquini per Sonico (per altro presidente proprio della SIV) e Stefano Gelmi per Malonno si sono rimboccati le maniche per cercare di porre rimedio alle inadempienze dei loro predecessori. L'idea è quella di cercare di avviare la realizzazione spendendo i soldi disponibili, con la speranza che, visto il gesto di buona volontà, l'Ue sospenda le sanzioni e la Comunità Montana si metta una mano sul cuore e un'altra al portafoglio per scucire, anche solo come prestito, qualche milione di euro, come ha fatto di recente per una centralina in Valsaviore.

Intanto formalmente i tre Comuni stanno procedendo all'appalto di piccoli interventi locali connessi con la raccolta fognaria, puntando entro il 2016 a far approvare nelle sedi competenti il progetto esecutivo, dato che finora ciò non è stato possibile per una serie di dimenticanze fantozziane dietro le quali i ben informati suggeriscono specifiche responsabilità.
In effetti, cosa si può pensare, quando si viene a sapere che a nessuno dei progettisti è mai passato per l'anticamera del cervello che fosse necessario sottoporre il progetto ad alcuni enti responsabili sul territorio come la Soprintendenza?
GIULIANO CHIAPPARINI 17 dic 2015 00:00