lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Castegnato
29 ott 2015 00:00

Ma l'anziano è visto realmente come un peso?

Un interessante convegno proposto dal Centro De Gasperi ha riportato l'attenzione sulla società odierna: l’anziano può essere considerato un peso o un costo nella società odierna? Proponiamo una sintesi

Tema attuale quello affrontato il 23 ottobre a Castegnato nel convegno organizzato dal Centro Alcide De Gasperi, nel convento della Suore S.S. Capitanio e Gerosa di Castegnato, su “Invecchiare in salute e dignità”. Il convento, che è una casa di riposo e di cura per suore, vede la presenza dell’ordine delle Sante Capitanio e Gerosa dal 1884 ed ospita oggi 110 suore, la maggior parte con formazione di base infermieristica e pedagogica, ed è una presenza che ha un legame stretto con la popolazione locale, come ha affermato nel suo saluto la superiora Suor Oliva Beretta.

Franco Franzoni, vicepresidente del De Gasperi che ha coordinato i lavori, ha sottolineato l’attualità dell’argomento che coinvolge un numero sempre più ampio di persone e che, come afferma Papa Francesco, la “cultura dello scarto” della società contemporanea erroneamente spesso relega ai margini o alle “periferie” del vissuto sociale.

Padre Augusto Chendi, sottosegretario del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari della Città del Vaticano, nel suo intervento ha sottolineato come l’attenzione e l’impegno della Chiesa per gli anziani non datano da oggi ma siano stati destinatari della sua missione e della cura pastorale attraverso i secoli e nelle più svariate circostanze. Il magistero ecclesiale – ha continuato padre Chendi- ha sempre ribadito l’importanza primaria della valorizzazione delle persone di ogni età, richiamando tutti a far sì che la ricchezza umana e spirituale , le riserve di esperienza e di consiglio accumulate nel corso di vite intere non andassero disperse. Al di la delle oltre 120 mila strutture sanitarie ed assistenziali di vario genere che la Chiesa ha nel mondo, il servizio che oggi essa è chiamata a dare – ha ricordato Padre Chendi- è quello della qualità del servizio. “Occorre, in una società che sta invecchiando, non lasciarsi guidare soprattutto da criteri economici ma ispirarsi a saldi principi morali e considerare l’anziano nella sua dignità di persona, dignità che non diminuisce con il passare degli anni”.

A Walter Montini, presidente dell’A.R.SA.C di Cremona, associazione che raggruppa 29 RSA pubbliche e private di Cremona, è toccato entrare nel concreto della problematica, partendo dall'analisi se l’anziano, cioè, può essere considerato un peso o un costo nella società odierna. Montini ha evidenziato come con il passaggio da lavoratore a pensionato, si passa anche, per lo Stato, da contribuente a ricevente, diventando dunque una spesa. Superati i 65 anni si hanno sempre maggiori problemi di salute e per questo si diventa un costo anche dal punto di vista sanitario. Sotto questo aspetto gli anziani sono un costo per la nostra società, destinata a comprendere sempre meno contribuenti a causa del basso tasso di natalità che da anni interessa il nostro Paese. Ma l’anziano è realmente un peso? Se in maniera utilitaristica consideriamo l’anziano come una macchina che, dopo aver reso per molti anni, ha terminato la sua corsa e non serve più a nulla perché non produce, allora la risposta è sì; ma se lo consideriamo persona, quale sono in realtà, che dopo decine di anni di lavoro giungono alla meta, che è il meritato riposo, allora la risposta è no. Non solo gli anziani non sono da considerare come un costo per la società, ma sono bensì una risorsa sottovalutata, una ricchezza sotto gli occhi di tutti e mai utilizzata.
Diversi gli interventi dal pubblico presente fra cui quello del parroco di Castegnato don Fulvio Ghilardi. Il convegno è stato aperto da un intervento del presidente del De Gasperi di Castegnato Franco Turelli che ha ricordato le finalità dell’iniziativa.
29 ott 2015 00:00