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Borgosatollo
di EMANUELE CARPELLA 24 mag 2018 10:58

San Filippo, maestro di vita

Padre Giacomo Facchini dell’Oratorio di San Filippo Neri ha celebrato la sua prima Messa nella comunità natale

Sabato 19 maggio nella Cattedrale di Verona per le mani del vescovo mons. Giuseppe Zenti ha ricevuto l’ordinazione presbiterale padre Giacomo Facchini della congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri. Padre Giacomo (classe 1988) ha poi celebrato la prima Messa domenica 20 maggio nella parrocchiale di Borgosatollo, la sua comunità nativa, accolto dall’affetto dei familiari, amici e conoscenti. Una grande festa per tutti prima nella chiesa dove ha celebrato l’eucaristia poi in oratorio con il rinfresco preparato dai volontari e infine con il concerto “Tu es sacerdos in aeternum” eseguito dal coro di voce bianche della scuola diocesana di musica di Santa Cecilia diretto da Mario Mora.

Proprio dalla comunità cristiana di Borgosatollo è partita quella fiammella di vocazione che Dio ha voluto accendere nel cuore di Giacomo e che negli anni, alimentata dalla preghiera, ha portato questo giovane al dono totale di sé nella via del sacerdozio. Negli anni dell’adolescenza Giacomo non si è mai sentito abbandonato, in particolare quando la strada si è fatta tortuosa. “Porto nel cuore la testimonianza dei preti che hanno prestato servizio a Borgosatollo, la loro vita sacerdotale è stata un impulso al dono della vocazione; porto nel cuore i volti dei ragazzi e dei giovani con i quali ho vissuto con loro esperienze significative come i grest e i campi scuola; porto nel cuore le persone e gli amici che mi hanno accompagnato con l’affetto e la preghiera”.

Fondamentale il cammino di discernimento che ha portato Giacomo a inserirsi nella Congregazione. San Filippo Neri nella Roma del 1500 dedicò tempo e attenzioni ai ragazzi di strada della Roma del Cinquecento sfamandoli, facendoli giocare, assicurando loro un minimo di istruzione e curando la loro crescita religiosa, un carisma questo che ha sempre affascinato e ispirato la vita spirituale di Giacomo. “L’aspetto che più mi affascina è il vivere insieme tra preti e poter svolgere le attività pastorali non solo all’interno della nostra realtà ma anche nelle parrocchie che il Vescovo ci affida. Un altro aspetto che mi ha affascinato è il poter condividere insieme le gioie e le fatiche della vita. Vivere insieme tra preti sul modello che San Filippo ha voluto è una grande ricchezza e opportunità per essere testimoni autentici e gioiosi del Vangelo. Questo mi ha aiutato a crescere come uomo e poi come prete. Possiamo annunciare la Buona Notizia con la gioia che proviene proprio dalla Parola del Signore. L’annuncio del Vangelo sarà efficace se noi per primi ci lasciamo incontrare dal Signore, ma soprattutto se siamo contenti di essere e di rimanere in Cristo. San Filippo Neri e San Giovanni Bosco e tanti altri santi educatori hanno fatto tanto bene proprio perché si sono lasciati conquistare e modellare sempre dal Signore e dallo Spirito Santo”.

EMANUELE CARPELLA 24 mag 2018 10:58