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Brescia
di REDAZIONE ONLINE 10 apr 2015 00:00

Scontro tra Fenaroli e Bordonali

Due prese di posizione diametralmente opposte, una di Marco Fenaroli e l'altra dell'assessore Simona Bordonali, a fronte delle richieste di revisione degli esiti della sanatoria 2012

Sulla vicenda legata alla Sanatoria 2012 si è pronunciato Marco Fenaroli, assessore alla partecipazione del Comune di Brescia. “Ci è stato assicurato che verrà avviata una nuova fase nella gestione della sanatoria 2012. Il Dipartimento è in attesa, in tempi molto brevi – scrive Fenaroli – - delle risposte del Consiglio di Stato in merito ai quesiti proposti il mese scorso, sulla base della nota di Cgil, Cisl, Uil, Centro Migranti, Acli e Mcl bresciani e di una nota successiva di Cross Point. Si confida nella possibile riconsiderazione di alcuni aspetti importanti nell’esame delle pratiche e si ritiene possibile un’apertura sulle date della prova della presenza in Italia per un tempo più ampio di quello fino ad ora considerato valido. Meno certo risulta l’esito dei quesiti relativi alle certificazioni dei medici. Altre questioni proposte verranno esaminate nel corso dell’opera di verifica. Il Dipartimento ci ha assicurato una relazione immediata e una collaborazione concreta con il Prefetto di Brescia, che si confida venga nominato a giorni dal Consiglio dei Ministri, così da affrontare al meglio questa difficile situazione. Tutte le parti si sono impegnate reciprocamente a tenere contatti permanenti, attraverso la Prefettura di Brescia, per proseguire nel lavoro che resta ancora da fare”.

Di tutt’altro parere Simona Bordonali, l'assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia ha infatti criticato la decisione del Comune di Brescia di guidare una delegazione per chiedere al Ministero dell'Interno un riesame delle domande di sanatoria respinte: "Le domande di sanatoria a Brescia sono già state esaminate e respinte nell'80 per cento dei casi. Il Comune ora si fa portavoce dei clandestini che hanno messo a ferro e fuoco la città e chiede al Ministero un riesame delle domande. Si tratta di una situazione davvero inaccettabile, perché fa passare un messaggio sbagliato: a Brescia basta insultare autorità e Forze dell'ordine per ottenere deroghe alle normative vigenti. Io credo invece che tutti gli extracomunitari che sono stati certificati come clandestini non debbano avere un'ulteriore possibilità di sanatoria, ma debbano essere immediatamente espulsi dal territorio nazionale".
REDAZIONE ONLINE 10 apr 2015 00:00