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di VANESSA FERRARI 10 lug 2022 18:03

Scuola Pacis accetta le sfide e riparte

Dal 1869, la Scuola dell’infanzia “R. Pacis”, radicata nel paese di Pralboino, promuove educazione e formazione, accogliendo bambini e famiglie in un connubio di tradizione e innovazione. Questi ultimi non sono stati anni “facili”, anche se nulla in educazione è facile! Le fatiche ci sono, da sempre, perché ex-ducere implica un’azione maieutica capace di far nascere, di tirar fuori risorse che il bambino già possiede. La scuola diventa tale solo se pensata. Allora ci siamo chiesti: “Quale scuola desideriamo? Da dove Ri-partiamo?”.

Si provi a riflettere sul senso della scuola; si pensi ad una scuola che accolga, che sia opportunità autentica di crescita, che sia occasione di autonomia, che crei un’alleanza educativa vera… Partiamo da noi: dai bambini, dalle maestre e dalle famiglie. Abbiamo ripensato ai bambini che meritano di essere protagonisti del loro sapere, alle maestre, registe attente, alla scuola come occasione di apprendimento e luoghi privilegiati dove si impara imitando, sbagliando e (perchè no?) divertendosi. I bambini desiderano fare esperienza diretta, sul campo, amano riflettere, sviluppare pensieri facendo ipotesi, cercare il confronto e l’imitazione dei compagni. I bambini sono curiosi di sapere e gli insegnati devono saper stupire! I nostri progetti di “Outdoor education” con il battesimo della sella (giornate in pony), la semina fatta secondo la tecnica dell’orto in grandi vasi, la realizzazione di albi illustrati, i nostri viaggi inseriti nel progetto di Educazione al territorio (in viaggio per il paese con un vero e proprio passaporto del viaggiatore vidimato dal nostro Sindaco, la caccia al tesoro in stile coding) sono stati condivisi con le famiglie in ogni fase: dalla progettazione alla realizzazione. Sono stati per tutti, grandi e piccini, vere occasioni di apprendimento spontaneo e naturale. Il prossimo passo sarà chiedere ai bambini: “Come vorresti la tua scuola?”. Siamo certe che non farebbero voli pindarici di fantasia o non penserebbero ad aule tecnologiche d’ultimo grido, ma si limiterebbero a colorare le pareti!

VANESSA FERRARI 10 lug 2022 18:03