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Nave
di REDAZIONE ONLINE 27 giu 2016 00:00

Stefana: la sede di via Bologna ha un compratore, ma si attendono altre offerte

L'ex Stefana di via Bologna ha un compratore, l'Ekinci International, legata a un gruppo siderurgico turco con varie sedi in Europa

C’è un nuovo proprietario per il sito della Stefana di Montirone: l’asta per il ramo d’azienda si è conclusa con un atto di vendita firmato da Alfa Acciai, che ha offerto più di 2 milioni e 800 mila euro. La sede di Ospitaletto è andata all’Essselunga, l’ex Profilati Nave, mentre la Stefana di via Brescia è andata al gruppo Feralpi. Rimane l’incognita della sede di dio via Bologna, le cui domande sono aperte fino al 5 luglio e attualmente l’unica offerta è quella del gruppo straniero Ekinci International, legato a un gruppo siderurgico turco con varie sedi in Europa. A questo punto si attende la ratifica, a meno che non giunga un rilancio. In caso andasse in porto l’acquisizione quali sono le prospettive? Lo abbiamo chiesto al sindaco di Nave Tiziano Bertoli: “La cosa più importante è che vengano collocati tutti i lavoratori, la proposta dell’Ekinci prevede l’assunzione di tutti i 190 dipendenti, pertanto, i 540 dipendenti del gruppo Stefana troverebbero collocazione. Era una cosa che all’inizio non era scontata, le iniziative dei lavoratori per far presente questa problematica ha dato dei risultati importanti sia in termini produttivi che occupazionali”.

È a conoscenza di altre offerte?
In molti sono venuti a vedere il sito di via Bologna. Per quanto se ne sa, il ramo di azienda più appetibile all’interno della sede navense, dei tre reparti presenti, è il reparto travi. Quindi, chi potrebbe essere interessato, nel nord Italia, è chi opera in questo settore, come la Duferco di San Zeno.

Dal 2 giugno scorso i lavoratori non possono far ricorso alla cassa integrazione. Il 30 ci sarà un incontro in Regione con la sottocommissione lavoro per non lasciare scoperti i lavoratori. Intanto? Se c’è un compratore che ha un piano industriale, ovviamente, i lavoratori possono fare richiesta di ammortizzatori sociali.

Possiamo dire che andiamo verso una risoluzione? Sì, sulla sede di via Bologna c’erano delle nubi fosche..., per arrivare a questo risultato si sono mossi tutti, dal sottoscritto alla Provincia, tanti attori, non solo sindacali, perché questo è un problema di dimensioni non solo industriali, anche sociali, soprattutto per la comunità di Nave. Il lavoro di squadra fra istituzioni e lavoratori è stato fondamentale al fine di colloquiare, cercare interlocutori a tutti i livelli.
REDAZIONE ONLINE 27 giu 2016 00:00