lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di REDAZIONE 14 feb 2019 08:28

Domani i premi della Brescianità

Ascolta

Mauro Pagani, Aldo Rebecchi, Marco Vitale sono i destinatari dei riconoscimenti che Ateneo e Fondazione Civiltà Bresciana assegnano in occasione della festa dei Santi Patroni. A loro si aggiunge Maria Luisa Gorno Tempini, studiosa della neurologia del linguaggio, destinataria del Premio per la ricerca scientifica

Saranno Mauro Pagani, musicista, compositore, direttore artistico di eventi nazionali, ha portato nella musica popolare una creatività colta e raffinata e recentissimo presidente della giuria d’onore al Festival di Sanremo, Aldo Rebecchi  sindacalista, politico, uomo delle istituzioni e dell’impresa ha saputo coniugare dialogo sociale e sviluppo del territorio, e Marco Vitale economista d’impresa, da sempre impegnato nella socità civile a difesa del bene comune e dei valori della brescianità a ricevere domattina, alle 9.30 all’Ateneo di Brescia, in via Tosio, il Premio della Brescianità 2019, promosso dallo stesso Ateneo in collaborazione con la Fondazione Civiltà Bresciana. Con loro ci sarà un quarto premiato, destinatario del Premio Brescia per la ricerca scientifica 2019, nato dalla collaborazione tra l’istituzione culturale di via Tosio e l’Università degli studi di Brescia. Si tratta di Maria Luisa Gorno Tempini, Studiosa della neurologia del linguaggio, ha aperto nuove frontiere nella ricerca sulla mente umana.

La consegna dei premi è il primo degli appuntamenti in programma nella giornata dei Santi Patroni Faustino e Giovita che, sul fronte religioso, avrà il suo momento centrale nella solenne pontificale che il vescovo Tremolada presiederà nell’omonima basilica alle 11. Ideato nel 1977 dall’allora sindaco di Brescia Bruno Boni, con il sostegno dell’imprenditore Giuseppe Inselvini, e la collaborazione del giornalista e scrittore Giannetto Valzelli, il Premio della Brescianità venne annualmente celebrato fino al 1991, anno in cui conobbe uno stop. Fu solo 11 anni dopo, nel 2002, che l’Ateneo di Brescia, in occasione del bicentenario di fondazione, riscoprì e riattivò il riconoscimento.

Il Premio della Brescianità, anche nella nuova edizione, ha mantenuto scopo finalità cosi come dettati dal suo ideatore, e che comparivano all’art. 3 dello statuto del Club della Brescianità: «individuare, incoraggiare, onorare i bresciani di origine e di elezione che, attraverso il lavoro, le iniziative e le opere, in tutti i settori della vita e in ogni categoria – conforme la concretezza e la forza del carattere – hanno dato lustro alla città di Brescia e di essa meritatamente per prestigio si sono resi ambasciatori in Italia e nel mondo, nell’esercizio della promozione sociale e in pratica nella crescita civile». È invece del 2017 l’idea, nata dalla collaborazione tra Ateneo e Università statale, di creare un premio che onorasse i bresciani di origine e di elezione che si sono distinti nei vari ambiti della ricerca scientifica e tecnologica.

La destinataria del premio per la ricerca scientifica 2019 Maria Luisa Gorno Tempini, in attesa della consegna del riconoscimento, sarà protagonista della lettura “Neurodiversità e apprendimento” in programma alle 17 di oggi nell'Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management, su iniziativa dell’Università degli Studi di Brescia, in via San Faustino 74/B. Si tratta di una preziosa occasione per ascoltare e conoscere meglio questa illustre cittadina bresciana, alla vigilia del conferimento del Premio che ha meritato per i suoi studi sulla dislessia.

REDAZIONE 14 feb 2019 08:28