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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 13 set 2016 07:49

Il bilancio di Fondazione Asm che cambia per restare fedele a se stessa

Il presidente Cammarata e il cda hanno presentato i numeri del primo anno di esercizio. 890mila euro erogati, ma cresce il numero delle richieste di aiuto

Cambiare per rimanere fedeli a se stessi: è questo il motto che la Fondazione Asm ha coniato a commento del bilancio del primo anno di attività del consiglio di amministrazione presieduto da Roberto Cammarata. Di strada, dal 1999 anno di costituzione, la Fondazione Asm ne ha percorsa parecchia, anche se sempre con la barra ferma sulla finalità di alimentare e incrementare quel rapporto con la comunità bresciana che l'Azienda servizi municipalizzati aveva stretto sin dal 1908. La Fondazione doveva affiancarsi all'azienda "madre" e fornire ai bresciani nuovi servizi rispetto a quelli erogati dalla realtà di via Lamarmora, servizi capaci di incidere sulla qualità della vita della città.

Negli anni le modalità con cui la Fondazione ha cercato di assolvere ai suoi compiti sono andati cambiando, anche in virtù delle trasformazioni che la città e il territorio hanno conosciuto. Si tratta di un processo di trasformazione che è continuato anche con il nuovo consiglio di amministrazione, insediatosi appunto nella primavera dello scorso anno e che si è impegnato sin da subito in un'opera di cambiamento che consentisse alla fondazione di rimanere comunque fedele a se stessa. Roberto Cammarata e gli altri componenti del cda hanno dovuto prendere così atto che la stagione di difficoltà economica ha fatto aumentare il numero delle richieste di contributi giunti nella sede di piazzetta Vescovado per iniziative che rientrano nei quattro ambiti di interesse della Fondazione: l'ambiente, il sociale, la scuola, con l'università e la ricerca, e la cultura. 

Il moltiplicarsi delle richieste di contribuzione hanno portato il nuovo cda a mettere nero su bianco nuovi criteri per la definizione dei progetti da sostenere: qualità, bisogno e disponibilità alla coprogettazione. "Ci sono dei progetti e delle iniziative - ha ricordato il presidente Cammarata, citando come esempi il Festival pianistico internazionale, la stagione d'opera del Grande, LeXGiornate, la stagione di prosa del Ctb - che trovano naturalmente il nostro sostegno per la loro rilevanza culturale e perché sono simboli della città". CI sono però tanti altri progetti, magari meno rilevanti, che la Fondazione Asm ha deciso di sostenere in quest'anno per aiutare realtà pure importanti ma che non hanno le disponibilità economiche di quelle che in città promuovono i grandi eventi già ricordati.

C'è poi il terzo criterio, quello della coprogettazione. Fondazione Asm non intende più porsi come realtà che eroga aiuti ma chiede di poter prendere parte dalla progettazione di eventi e iniziative. "E' in quest'ottica - ha continuato ancora Roberto Cammarata presentando il bilancio - che si colloca la decisione di Fondazione Asm di prendere parte alla nuova stagione della Fondazione Brescia Musei, a cui è stato affidato il compito del rilancio e della valorizzazione del grande patrimonio artistico e monumentale della città".

Criteri, per passare ai numeri, che dal luglio 2015 allo scorso mese di giugno, hanno portato Fondazione Asm a erogare contributi per un totale di 890mila euro (75mila dei quali andati al territorio bergamasco in virtù delle fusioni con la municipalizzata della città orobica che aveva preceduto di qualche anno quella con Aem e la conseguente nascita di A2A). La parte del leone l'ha fatta l'are della cultura, a cui la Fondazione ha destinato quasi 616mila euro. A seguire quella  sociale (156mila euro), quella della scuola con 84mila e quella dell'ambiente con 34mila. 242 sono state le richieste di contributo giunte in piazzetta Vescovado, 173 quelle accolte (71%). Il totale dei contributi richiesti ha superato in un anno la soglia dei 2,3 milioni di euro. Gili 890mila euro erogati corrispondono al 39% delle richieste.


MASSIMO VENTURELLI 13 set 2016 07:49