Lega: dall'ex Caserma Ottaviani spazi abitativi
“Acquistare l'ex Caserma Ottaviani per la realizzazione di un progetto strategico di housing abitativo”. Questo è l’“Oggetto” della mozione presentata da Fabio Rolfi, Massimo Tacconi e Michele Maggi che è stata presentata nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nelle vicinanze della Caserma Ottaviani (sul lato dello stabile che si affaccia su via Volturno).
Alla presenza dei già citati Tacconi e Maggi e di Simona Bordonali (in Parlamento come deputata della Lega), Fabio Rolfi ha voluto presentare e riconfermare i contenuti di questa mozione che in sostanza vuole riportare a un utilizzo utile e di rilevanza sociale un fabbricato come quello della Caserma Ottaviani non più utilizzato – e anzi oggi abbandonato – dai primi anni Novanta. L’intento primario di chi ha presentato questa mozione è ovviamente che l’area della Caserma (circa 54.000 metri quadrati) venga presa in considerazione nell’imminente ripresa dei lavori del Consiglio Comunale cercando di non perdere questa ulteriore occasione di recupero di uno spazio in seno alla cerchia cittadina ancora oggi ben servito dai mezzi pubblici (passerà anche il tram), vicino quindi ai poli scolastici di ogni grado e ai servizi di utilità generale.
“Il grande tema dell’emergenza casa – ha esordito Fabio Rolfi – vede ancora una volta i giovani penalizzati: le giovani coppie e gli studenti sempre di più accusano questa carenza che anche a Brescia sta raggiungendo livelli elevati di criticità. Ormai uno studente che nella nostra città cerca una stanza in affitto deve mettere in conto di spendere almeno 500 euro al mese e anche il traffico che alla mattina registra un elevatissimo flusso in entrata nella città dice che le soluzioni abitative sono sempre più rare e inavvicinabili vicino al centro e vicino quindi a tutti i servizi. L’area della Ottaviani – ha continuato Rolfi – rappresenta forse una delle ultime possibilità di recupero di parte di città che potrebbe essere destinata a un nuovo concreto housing sociale (non solo per studenti ma anche per chi cerca una soluzione abitativa a prezzi sostenibili) e chiediamo quindi al Comune, magari usando quegli utili messi a bilancio come partner di A2A, un concreto sostegno all’acquisto di questa Caserma che potrebbe davvero essere una soluzione di recupero efficace, centrale, appetibile”.
“Constatiamo che le nuove soluzioni abitative promesse in campagna elettorale – ha poi affermato Massimo Tacconi – hanno raggiunto solo in parte i numeri che si prefiggeva la maggioranza. Oggi, dopo più di due anni, anche la sindaca Laura Castelletti e la sua giunta devono prendere atto che la situazione sta diventando pesante per Brescia. Giacciono inevase più di 1.500 domande per avere una casa e sono in attesa di queste soluzioni più di un migliaio di famiglie. Questa del recupero della Caserma Ottaviani potrebbe essere una occasione con il Comune che inserisca questa nostra proposta, essendone compartecipe prima che qualche privato (la Caserma è in vendita da tempo) acquisisca la proprietà della Ottaviani facendone poi ovviamente lievitare costi e prezzi per il suo utilizzo”.
Michele Maggi, segretario cittadino della Lega, ha dalla sua rincarato la dose "sull’immobilismo ormai cronico" di questa maggioranza sul tema abitativo: “Si parla da tempo di una rigenerazione urbana che prenda in considerazione aree dismesse come quella della Caserma di via Volturno – ha detto Maggi – e prima che la situazione diventi davvero disastrosa chiediamo che questa nostra mozione venga presa in considerazione al più presto e alla ripresa autunnale dei lavori del Consiglio comunale. Crediamo che quest’area di 54.000 metri quadrati possa essere una prima risposta che potrebbe abbinare una soluzione per la richiesta degli studenti che usufruiscono della Brescia universitaria e delle giovani coppie che cercano una soluzione abitativa sostenibile”.
Anche Simona Bordonali ha evidenziato le attuali difficoltà di reperimento e di aggiunta di nuove soluzioni abitative a prezzi calmierati: “Notiamo che da tempo in Brescia non c’è una reale programma su questi argomenti – ha detto l’onorevole Bordonali – e vanno quindi rivisti i numeri promessi nella campagna elettorale insistendo almeno su un minimo recupero di aree che possono essere riconvertite. In quest’area della Ottaviani vanno ancora comunque fatte tutte quelle valutazioni di tipo economico e tecnico per una ripresa di un’area centrale che potrebbe essere utile ai giovani e al nostro polo universitario e noi chiediamo che il Comune sia partecipe di questo progetto”.