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Brescia
di M. TONINELLI 05 mar 2015 00:00

Brescia Calcio: in corsa per la salvezza

Dopo le partite contro Varese e Modena, Rinaldo Sagramola chiede alla squadra un’immediata reazione, un colpo di reni da “professionisti”

Due gare e tre punti. Si chiude così il bilancio di questo doppio turno di campionato con Varese e Modena. Avevamo sperato nel bottino pieno, visto che le sfide erano di quelle da salvezza e che i nostri avversari, entrambi, non erano certo al meglio della forma e abbordabili. Se nella vittoria con il Varese la fortuna ha dato una mano alle Rondinelle, nel match contro il Modena al Rigamonti, i ragazzi di Calori sono stati beffati dalla malasorte impossessatasi del direttore di gara Abisso e del suo fischietto. Certo il rigore inesistente fischiato per l’uscita di Arcari su Granoche ha segnato in modo netto e negativo la gara lasciando Zambelli e compagni in uno in meno. Ma il Brescia non ha perso per questo. Molti nomi noti erano in campo ma non sono pervenuti. Alcuni sono stati messi in mischia in corsa ma anche questi, salvo qualche luce a intermittenza, non erano all’altezza della fama del loro nome. Nonostante questo, e consapevoli della pesantezza che ha ogni incidente di percorso in un contesto come quello da cui è reduce il Brescia calcio, le occasioni di raddrizzare la gara e indirizzarla su altri binari c’è stata. Più di un’occasione è finita sui piedi di Caracciolo o Scaglia (per dirne due…) ma le conclusioni erano tutt’altro che degne del loro nome. Tiri smorzati, sbilenchi o sbagliati e nemmeno la sorte era buona ieri sera.

In un’altra occasione la palla parata su Caracciolo all’inizio del secondo tempo e ribattuta sempre sull’Airone dal portiere avrebbe potuto rotolare in rete. Magari in un’altra serata, non ieri. Ma la sorte fu buona per Varese. Non ci si deve fare troppo affidamento, soprattutto coscienti che la fortuna aiuta gli audaci. E il Brescia di martedì ha mostrato di non essere molto audace. Se non per Calori che, per raddrizzare una gara storta, le ha provate tutte cambiando moduli e uomini. Forse, ma col senno di poi è facile, avrebbe dovuto lasciare Da Silva che, per quanto visto in 44 minuti, sembrava l’unico a saper cambiare passo e saltare l’uomo. Insomma servono gli uomini. Serve la grinta, la forza e la convinzione.

La condanna alla retrocessione non è ancora definitiva. Resta ancora la speranza ma non bisogna lasciar correre troppe partite. Per esempio si deve partire da sabato contro la Pro Vercelli e la strada la traccia, in modo pacato ma deciso e autorevole, Rinaldo Sagramola: “Ci deve essere un’immediata reazione a quanto accaduto stasera. La nostra squadra è fatta da giocatori maturi professionisti – sottolinea – e non certo da bambini . C’è in ballo un obiettivo da raggiungere e bisogna ottenerlo, e per questo serve una pronta reazione”. Al Piola, sabato alle 15, altra gara per la salvezza, contro la Pro Vercelli. Senza se e senza ma ci vogliono tre punti.
M. TONINELLI 05 mar 2015 00:00