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Brescia
di LUCIANO FEBBRARI 07 mag 2015 00:00

Aspettando la Gmg 2016

I bresciani che parteciperanno alla Gmg 2016 (26-31 luglio) avranno l’opportunità di vivere un gemellaggio con la diocesi di Plock. Nei giorni scorsi don Marco Mori ha guidato una piccola delegazione di sacerdoti che ha incontrato il Vescovo locale

Aspettando la Gmg di Cracovia (26-31 luglio 2016). Dopo 25 anni la Gmg ritorna in Polonia. Alcuni ricordano sicuramente la Giornata mondiale della gioventù celebrata a Czestochowa (Jasna Góra) nel 1991, che, dopo la Caduta del muro di Berlino, vide per la prima volta una massiccia presenza di giovani provenienti dall’Est dell’Europa, in particolare dai Paesi dell’ex-Unione Sovietica. L’inno di quella Giornata, “Abbà, Padre...”, è ancora oggi cantato dai giovani, e non solo in Polonia... Ma il tempo trascorso ha mutato e non poco la società. È cambiata la Polonia ed è cambiata anche la Chiesa che vive in quel Paese. È cambiato soprattutto il mondo dei giovani sempre in fermento.

Ci sono nuove sfide pastorali, che si pongono per la Chiesa in Europa e in Polonia e che richiedono risposte tempestive. Senza dubbio, ogni Giornata mondiale della gioventù spinge ad accogliere tali sfide e costringe, in un certo senso, a verificare nell’ambito pastorale le capacità propositive nei confronti delle giovani generazioni. In questi giorni il vescovo di Plock, Piotr Libera, ha ricevuto in visita don Marco Mori, don Gabriele Banderini, don Adriano Bianchi e don Carlo Tartari, che hanno potuto osservare da vicino la realtà della diocesi polacca.

Nel 1966 anche Paolo VI avrebbe dovuto partecipare al pellegrinaggio per il millennio della fede polacca, ma il viaggio fu bloccato dal governo. “Ho in mente – spiega il Vescovo – la foto del posto preparato per accogliere Montini occupato poi da un mazzo di fiori lasciato dai pellegrini che si ritrovarono lo stesso a pregare per il Papa”. Plock accoglierà circa 5000 giovani da tutto il mondo. “Anche qui non è facile arrivare con il Vangelo ai giovani. Abbiamo cercato di organizzare in ogni parrocchia un Centro giovanile per organizzare la Gmg. Sono ottimista. Il modello di accoglienza che vogliamo realizzare è in famiglia, in modo semplice. Ci sono già centinaia di famiglie disponibili”.
LUCIANO FEBBRARI 07 mag 2015 00:00