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Lucca
di M. VENTURELLI 08 apr 2016 00:00

Giubileo: bresciani in cammino col Vescovo verso Roma

Ieri a Lucca la prima "tappa" del pellegrinaggio diocesano. Domani, in piazza San Pietro, in mille con mons. Monari

Prosegue il “cammino” del pellegrinaggio giubilare guidato da mons. Monari verso Roma. Ieri la prima tappa a Lucca, dove il Vescovo e 300 pellegrini bresciani, hanno avuto modo di sostare in preghiera davanti al “Volto Santo”, conservato nel Duomo della città toscana.

Si tratta di un crocifisso ligneo che secondo la tradizione si rifarebbe alla leggenda leobitiana (del Diacono Leobita, vissuto intorno all’XI secolo), che farebbe risalire la storia del “Volto” alla Palestina, dove sarebbe stato scolpito si legno di cedro del Libano, da Nicodemo, il discepolo di Gesù che, insieme a Giuseppe d’Arimatea, si era occupato della sua sepoltura. Nicodemo era stato incaricato dell’opera perché serviva qualcuno che fosse in grado di riprodurre un volto di Cristo il più possibile rassomigliante all’originale.

Aiutato dalla grazia divina, come racconta la leggenda leobitiana, Nicodemo si accinse a scolpire, ma, preso dalla stanchezza si era addormentato e aveva lasciato a metà l’opera: mancava il volto. Al suo risveglio, però, il crocifisso era completato. Gli angeli, durante la notte, avevano lavorato per lui. Per mille vicissitudini il “Volto Santo” era arrivato a Lucca, divenendo oggetto della venerazione dei pellegrini che si recavano a Roma per la via Francigena.

Mons. Monari, indicendo il pellegrinaggio giubilare a Roma ha chiesto che questo fosse caratterizzato dalla tappa nel Duomo di Lucca proprio per avere modo, grazie al Volto Santo, che è segno dell’amore misericordioso del Padre, di riflettere sulla Misericordia cui papa Francesco ha voluto dedicare il Giubileo. "Se io faccio una grande cattedrale per aver una gloria umana faccio una cosa bella, significativa, ma mondana. Se il mio scopo è invece farla per Dio e per il suo amore questa sarà frutto dello spirito santo" ha detto il vescovo Monari durante celebrazione della S. Messa nel Duomo di Lucca davanti ai 300 bresciani. Nel pomeriggio, poi, il Vescovo ha proposto ai pellegrini una catechesi sulla Misericordia.

Dopo la tappa nella cittadina toscana, il pellegrinaggio presieduto da mons. Monari si è mosso alla volta di Santa Maria degli Angeli, ad Assisi, nella basilica dov’è conservata la Porziuncola e dove San Francesco, nel 1216 durante una visione ottenne da Gesù il Perdon d’Assisi. Anche questo è stato un momento chiesto dal Vescovo per poter riflettere sul valore del perdono e della riconciliazione, intimamente legati al tema della Misericordia.

Domattina, poi, in piazza San Pietro, l’incontro con tutti gli altri bresciani che in queste ore stanno partendo alla volta di Roma. All’udienza giubilare di papa Francesco, nel corso della quale sarà ricordato anche il 50° di fondazione della Fisc, la federazione dei settimanali diocesani di cui anche “Voce” è parte, assisteranno un migliaio di bresciani. Al termine il passaggio della Porta Santa e, in serata, una celebrazione nella basilica dell’Ara Coeli.

Domenica mattina, per tutti i bresciani, una doppia celebrazione (alle 9 e alle 10.30) presieduta da mons. Monari nella basilica di Santa Sabina prima di tornare in piazza San Pietro per partecipare alla recita dell’Angelus di Papa Francesco. Al termine la partenza per il ritorno a Brescia.
M. VENTURELLI 08 apr 2016 00:00