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Brescia
di L. ZANARDINI 03 lug 2015 00:00

Pellegrini con Monari in Irlanda

Sono 90 i pellegrini bresciani che prenderanno parte, dal 10 al 17 luglio, al Pellegrinaggio diocesano con il vescovo Luciano in Irlanda “nella terra di San Patrizio e al Santuario di Knock”

"Abbiamo scelto - spiega don Claudio Zanardini, direttore dell’Ufficio per il turismo e i pellegrinaggi - un Paese cattolico che lungo la storia si è confrontato con il mondo anglicano. A parte la vicenda dolorosa dell’Irlanda del Nord, che molti di noi ricordano, è un Paese segnato da molte ferite. La Chiesa cattolica importante e affermata è stata messa in ginocchio da alcune ferite storiche, pensiamo ad esempio alla questione della pedofilia, e fatica a ritrovare la sua strada. L’ultimo referendum sui matrimoni omosessuali è il frutto anche di una reazione nei confronti della Chiesa cattolica".

È la prima volta in Irlanda per la Diocesi di Brescia. “Vogliamo incontrare una Chiesa cattolica ferita che tenta di risorgere. Vedere i tentativi di rinascita della Chiesa irlandese può essere uno stimolo anche per noi cristiani per fare una riflessione seria sul nostro essere cristiani, perché l’Italia non è poi così diversa. È importante vivere dei pellegrinaggi verso le comunità oltre alla visita delle bellezze storico, artistiche e naturali".

Con la regia di Brevivet, i pellegrini, a Dublino, visiteranno la Cattedrale di San Patrizio e il tipico e colorato quartiere georgiano. Il giorno successivo è prevista la partenza per Armagh dove San Patrizio iniziò la sua opera evangelizzatrice: visita delle due cattedrali, quella cattolica e quella protestante, dedicate al Santo. Proseguimento per Downpatrick, luogo della sepoltura di San Patrizio: visita della Cattedrale che vanta 1600 anni di storia e visita del San Patrick Center.

Forse non è esagerato dire, come ha scritto Matteo Liut sull’Avvennire, che San Patrizio non fu solo apostolo degli irlandesi, ma anche loro “servo”. Egli, infatti, conobbe le popolazioni dell’isola perché a 16 anni venne rapito dalla casa paterna in Britannia, dove era nato forse nel 385, e fatto schiavo nell’isola verde. Rimase in questa condizione per sei anni e lui stesso raccontò che in quel periodo fortificò la sua vita spirituale. Fuggito e tornato in Patria, capì che la sua strada lo portava in mezzo alle tribù irlandesi come evangelizzatore. E così fu: si formò in Gallia e riuscì a farsi mandare in Irlanda nel 432, un anno dopo il primo vescovo dell’isola, Palladio. La sua opera a servizio dei popoli dell’isola, come prete e poi come vescovo, conobbe diversi ostacoli, compresa la calunnia, dalla quale si difese scrivendo la sua “Confessione”. Morì nel 461.

Tra le mete del pellegrinaggio, ci sono anche Belfast e, soprattutto, Knock con il Santuario mariano più importante del Paese, edificato a seguito dell’apparizione della Madonna avvenuta nel 1879.
L. ZANARDINI 03 lug 2015 00:00