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Roma
di AGENSIR 06 lug 2015 00:00

Rinnovamento Spirito Santo: "Pregare per l'ecumenismo spirituale"

“Una straordinaria pagina di ecumenismo spirituale” Così Salvatore Martinez ha definito “Vie di unità e di pace. Voci in preghiera per i martiri di oggi e per un ecumenismo spirituale”, evento che si svolgerà oggi in piazza San Pietro (dalle ore 16) e che darà il via alla 38ª convocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo (Rns) che proseguirà il 4 luglio allo stadio Olimpico di Roma

Trentamila le persone attese all’evento, ma il numero è destinato a crescere in queste ultime ore. Due giorni di preghiera, di spiritualità e di evangelizzazione che avranno il loro clou con l’udienza di Papa Francesco, oggi alle 17.45, sul sagrato della basilica vaticana. “La preghiera - ha detto Martinez illustrando alla stampa l’iniziativa - è l’anima indomita del Rns e del rinnovamento spirituale della causa ecumenica. Pregando impariamo che l’unità non è il frutto della cordialità o della cooperazione umana ma della conversione interiore. È confortante sapere che quando si prega insieme il traguardo dell’unità appare più vicino”.

Dello stesso avviso anche Policarpo Eugenio Aydin, metropolita e vicario patriarcale della diocesi siro-ortodossa dei paesi Bassi, presente in conferenza stampa, per il quale la preghiera “resta l’aiuto più grande davanti a quanto accade nel mondo e soprattutto in Medio Oriente. È ciò di cui abbiamo più bisogno. La preghiera ammorbidisce il cuore duro delle persone e le converte, la preghiera crea lo spazio per accogliere e ospitare il prossimo”. Nel suo intervento il reverendo David Moxon, rappresentante dell’arcivescovo di Canterbury presso la Santa Sede, tra i partecipanti all’evento di domani, ha dichiarato che “Papa Francesco guida la Chiesa come un parroco, è il parroco del mondo e siamo felici di riunirci con lui per pregare per i martiri e per l’ecumenismo spirituale. Quando una persona viene uccisa e il suo assassino non chiede di quale denominazione sia, il suo sangue è la testimonianza universale di tutti i cristiani e ciò si può allargare a tutte le fedi del mondo”. “le cose di cui abbiamo bisogno - ha aggiunto il rappresentante anglicano - sono l’ecumenismo spirituale e quello del sangue. Ho visto che gran parte delle confessioni del mondo hanno fede nel Papa quando afferma queste cose. Lui è la persona che può fare la differenza oggi”.

Una delle artisti che parteciperanno al concerto ecumenico inserito nella veglia di domani sarà la cantautrice israeliana Noa. In conferenza stampa ha voluto leggere alcune parole rivolte direttamente a Papa Francesco: “Caro Papa Francesco, con le tue parole e azioni dai un significato nuovo all’unica frase che dà un senso alla vita, ‘ama il prossimo tuo come te stesso’. Grazie Santo Padre per la luce che diffondi di cui abbiamo disperatamente bisogno nell’oscurità che ci circonda. Possano i tuoi sforzi generare frutti, avvicinare tutti noi allo spirito di generosità e soprattutto alla pace”. Il Concerto ecumenico in piazza San Pietro sarà condotto da Francesca Fialdini e vedrà la partecipazione, oltre di Noa, anche di Andrea Bocelli e di worship leader come Don Moen dagli Usa e Darlene Zschech dall’Australia. Si tratta di un “Concerto in preghiera” che porrà all’attenzione dell’opinione pubblica il dramma delle persecuzioni religiose. Prima dell’arrivo in piazza del Papa i delegati ecumenici porteranno la loro testimonianza. Tra questi anche i cardinali Leonardo Sandri, Kurt Koch, Angelo Bagnasco, e l’arcivescovo emerito di Baghdad, monsignor Atanasio Matti Shaba Matoka. Sabato giornata conclusiva della convocazione alla stadio Olimpico di Roma con preghiere, canti e testimonianze. Al termine la messa celebrata dal cardinale Angelo Comastri.
AGENSIR 06 lug 2015 00:00