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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 20 giu 2020 18:07

Volti della tenerezza e del sacrificio

“Durante la pandemia – ha sottolineato il vescovo Pierantonio a margine dell'incontro con il Santo Padre – sono stati in molti gli operatori sanitari che hanno donato se stessi sino all'estremo sacrificio. Un'attenzione, quella evidenziata dal Papa, che è stata accompagnata da un'estrema vicinanza agli ammalati di cui medici e infermieri sono diventati in un certo modo degli angeli"

Sacrificio e tenerezza. Sono queste le parole di papa Francesco che hanno colpito il vescovo Pierantonio, in udienza con gli operatori sanitari lombardi impegnati nell'emergenza Covid 19, accompagnato da alcuni sacerdoti bresciani, i vescovi di Milano, Cremona, Crema, Bergamo, Lodi, Padova e i presidenti delle regioni Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte.

“Durante la pandemia – ha sottolineato il vescovo Pierantonio a margine dell'incontro con il Santo Padre - sono stati in molti gli operatori sanitari che hanno donato se stessi sino all'estremo sacrificio. Un'attenzione, quella evidenziata dal Papa, che è stata accompagnata da un'estrema vicinanza agli ammalati di cui, medici e infermieri, sono diventati in un certo modo degli angeli. Non dimentichiamo che molti operatori, di fronte al fatto che i malati erano privi del sostegno dei familiari, considerate le misure restrittive per evitare il contagio, sono stati il punto di riferimento per molti degenti, altrimenti privi di qualsivoglia sostegno”.

Dopo mesi di lockdown e incontri online, l'assise romana è stata l'occasione, per il vescovo Pierantonio, di incontrare tutti gli altri pastori delle diocesi lombarde maggiormente colpite dall'emergenza sanitaria. “Il fatto di vivere insieme questo incontro – ha chiosato il Presule - è stato veramente significativo”.

A colpire ulteriormente mons. Tremolada è stato l'atteggiamento di estremo rispetto del Papa nei confronti dei presenti, compresi i presbiteri bresciani che si sono prodigati sino all'ultimo nei presidi ospedalieri. Fuori dal protocollo, ha voluto salutare, attraversando la sala Clementina, uno per uno gli ospiti. Tra questi, figuravano il vicario generale, mons. Gaetano Fontana, e don Calorini, da sempre al fianco del vescovo Pierantonio in questi mesi di presenza nei presidi ospedalieri bresciani come nelle case di riposo, anche quando il picco pandemico era al suo apice.

Da papa Francesco c'era anche don Gianluca Mangeri, cappellano della Poliambulanza, anche lui reduce di una sofferta quarantena causata dal Coronavirus. Particolarmente toccanti sono state le parole che don Domenico Amidani, parroco di Orzinuovi, una delle comunità più colpite dall'epidemia, ha rivolto al Santo Padre: “Noi abbiamo avuto oltre 150 vittime...”. Una frase che, come ritrae chiaramente una fotografia scattata nell'occasione, non ha lasciato indifferente il Pontefice.

ROMANO GUATTA CALDINI 20 giu 2020 18:07