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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 21 ott 2021 14:00

Banco alimentare: c’è il nuovo hub

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Aperto il nuovo magazzino all’Ortomercato di via Orzinuovi. Questa presenza permetterà un’azione capillare per la raccolta e la distribuzione

Da oltre 30 anni la Fondazione Banco alimentare, realtà nata dall’incontro di Danilo Fossati, presidente della Star, e don Luigi Giussani, padre di Comunione e Liberazione, si occupa del recupero delle eccedenze dei generi di prima necessità e della redistribuzione alle strutture caritative. Ogni anno, durante la Giornata nazionale della colletta alimentare, i supermercati del territorio vedono impegnati nella “raccolta” centinaia di volontari. Da questa settimana il Banco, a Brescia, ha un nuovo appoggio logistico. Si tratta del magazzino aperto all’Ortomercato di via Orzinuovi, 82, il secondo in Lombardia dopo quello della sede centrale a Milano. L’apertura permetterà un’azione capillare con le realtà caritative di riferimento, come sottolinea Dario Boggio Marzet, presidente del Banco alimentare della Lombardia.

Presidente, come nasce l’idea di aprire un magazzino all’Ortomercato di via Orzinuovi?

"Devo ringraziare sia il Comune sia l’Ortomercato. Ci sentiamo innanzitutto accolti. La nostra è una storia fatta di relazioni, da un lato i donatori e dall’altro le strutture caritative. Il nostro compito è creare dei ponti fra il mondo profit e le realtà del Terzo Settore per fornire un aiuto sempre maggiore alle persone in difficoltà. È un’attenzione che partendo da una risposta al bisogno alimentare abbraccia la persona nella sua complessità. In tal modo, con l’intervento delle realtà caritative, si crea una rete di relazioni che trasformano in meglio il tessuto sociale. È da questo presupposto che ci rendiamo conto di quanto sia importante essere vicini al territorio. Le varie associazioni che si riforniscono nel nostro magazzino, per forza di cose, devono recarsi alla sede di Muggiò. Il magazzino di via Orzinuovi ci permetterà un radicamento significativo. Potremo comprendere al meglio la realtà locale e i suoi bisogni, “sfruttando” tutte le potenzialità del territorio. Ciò che distribuiamo, almeno in larga parte, proviene dalle eccedenze della filiera agroalimentare. Se raccogliamo un maggior numero di prodotti possiamo aiutare una fetta più larga della popolazione indigente."

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ROMANO GUATTA CALDINI 21 ott 2021 14:00