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Brescia
21 mar 2019 08:15

Brescia si mobilita per il Mozambico

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Dalle ong Medicus mundi, Scaip e Svi, impegnate nel Paese investito nei giorni scorsi da un violento ciclone, dalla Caritas diocesana e dai Comboniani l'appello per l'aiuto alle popolazioni duramente colpite da questa nuova calamità naturale

Nei giorni scorsi, un violentissimo ciclone, battezzato Idai, si è abbattuto sulle province di Sofala e Manica, nella zona Centro del Mozambico, con raffiche di vento superiori ai 200 km/h, portando con sé distruzione, allagamenti e isolamento per buona parte della popolazione. Le città maggiormente colpite sono state Beira (circa 500mila abitanti) e Dondo, con quasi 100mila persone che hanno perso la casa e tutto ciò che avevano. Ma l’emergenza non è finita. Oltre alla tragica situazione causata dai violenti venti, si sono registrate piogge intense che stanno causando alluvioni anche nelle zone dell'interno. Le difficoltà di comunicazione e l'impossibilità di accesso terrestre rendono difficili i soccorsi e una reale percezione delle necessità prioritarie.

L'istituto Nazionale di Gestione delle Calamità mozambicano (Ing) stima che circa 350mila persone si trovino ancora in situazione di alto rischio. A causa delle forti piogge, lo Stato dello Zimbabwe ha aperto le paratie delle dighe, in previsione di un peggioramento della situazione meteorologica nelle prossime ore, e questo causerà un ulteriore innalzamento dei livelli delle acque e nuove conseguenze sulle popolazioni già colpite.
Dati ufficiali della Protezione Civile mozambicana riportano già più di 200 persone che hanno perso la vita, anche se la stima preventivata dal Presidente della Repubblica mozambicano è di almeno mille vittime. Il 19 marzo è stata dichiarata emergenza nazionale i cui effetti devastanti potranno essere misurati realmente solamente nei prossimi giorni, quando il livello dell’acqua tornerà ad abbassarsi, permettendo di ristabilire il contatto con la popolazione locale.

Fortunatamente il ciclone ha risparmiato sia le comunità in cui operano i fidei donum bresciani che le attività di progetto delle ong bresciane Medicus mundi, Scaip, Svi , insieme a Mlfm (Movimento lotta fame nel mondo). Le ong, operanti da anni in territorio mozambicano, condividono il tavolo di coordinamento delle altre organizzazioni italiane presenti in Mozambico e non vogliono, né possono, rimanere indifferenti di fronte all’emergenza umanitaria che si sta verificando.

Per questo motivo lanciano un appello di solidarietà e raccolta fondi, che saranno destinati a interventi in appoggio delle popolazioni colpite. Il personale delle ong nel Paese africano sta partecipando ai tavoli di coordinamento per l’emergenza e nei prossimi giorni sarà definita la destinazione degli aiuti. L’Iban per la donazione è: IT57F0311111205000000037735, intestato a: “No one out”, causale: Emergenza umanitaria Mozambico - Ciclone Idai.

I missionari comboniani di Brescia condividono l'appello lanciato a livello nazionale dalla Fondazione Comboniane nel mondo per sostenere le suore della della comunità di Beira, che ha subito ingenti danni. Gli estremi per contribuire sono disponibili su www.fondazionecombonianenelmondo.org/index.php/news/12-news/284-ciclone-idai-emergenza-in-mozambico.

Anche la Caritas diocesana, dopo quella nazionale, si sta mobilitando per aiutare i Paesi colpiti dal ciclone. Maggiori informazioni sono disponibili suwww.caritasbrescia.it/Sito_Caritas_Bs/Emergenze_e_mondialita/Emergenze/27788.html

 

21 mar 2019 08:15