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Brescia
14 dic 2021 07:47

Bs e Bg capitali della cultura 2023: ecco il logo

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Presentato ufficialmente ieri. È realizzato dalla bresciana Akomi

Una lettera B, iniziale dei nomi delle due città che per la prima volta sono state scelte come duplice Capitale italiana della Cultura, che diventa un 3, evocativo del 2023, anno delle celebrazioni e dello slancio culturale di Bergamo e Brescia. Ma in un’altra chiave di lettura, resa possibile dall’uso di geometrie astratte, il segno grafico rosso suggerisce anche l’idea di una molla elastica che spinge le due città oltre i luoghi comuni che da sempre le accompagnano, quali città laboriose e pragmatiche, che solo pochi anni fa forse nessuno pensava potessero diventare capitali culturali dell’intera Italia. Sono queste alcune delle suggestioni sintetizzate nel logo scelto per Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. A realizzarlo, la bresciana Akòmi, agenzia di comunicazione, che ha partecipato alla gara bandita dalle due città per ideare il progetto di identità visiva e logotipo dell’evento.

Il logo farà mostra di se per circa 2 mesi sulla facciata di Palazzo Frizzoni, sede del Comune di Bergamo e su quella del Palazzo del Monte di Pietà in Piazza della Loggia. Ad accendere i proiettori sono stati i i Sindaci delle due città: Giorgio Gori, accompagnato da Laura Castelletti, a Bergamo; Emilio Del Bono, affiancato da Nadia Ghisalberti, a Brescia. Sindaci e Assessore hanno anche svelato due grandi installazioni (di 3 metri di larghezza x 3 metri di altezza e altrettanti di profondità) che, rispettivamente in Piazza Vittorio Veneto a Bergamo e in Piazza della Vittoria a Brescia, scandiranno i giorni fino alla conclusione dell’appuntamento della Capitale, alla fine del 2023.

Non solo: da oggi il logo compare sui mezzi pubblici (bus, tram, metropolitana e bike sharing) dell’Azienda Trasporti Bergamo e Brescia Mobilità, alle fermate dei mezzi pubblici e alle stazioni,  accompagnando la cittadinanza fino al grande appuntamento del 2023 e creando sempre più consapevolezza rispetto al prestigioso riconoscimento che le due città lombarde condivideranno tra poco più di un anno.

“Semplice, lineare ma efficace”. Così il sindaco Emilio Del Bono ha definito il logo, che ben  rappresenta “la caratteristica della brescianità che più ci accomuna ai bergamaschi: la concretezza. Una concretezza che ci ha proiettato da città industriali a diventare simbolo della cultura in Italia e nel mondo. Un risultato su cui, solo qualche anno fa, in pochi avrebbero scommesso. Abbiamo dimostrato che, pur nella nostra solidità, sappiamo apprezzare la bellezza e l'estrema importanza della cultura e, soprattutto, sappiamo darle lo spazio che merita per far sì che anche i nostri concittadini possano goderne. Questo primo passo inaugura l'ultimo anno di lavoro che ci porterà ad aprirci all'Italia intera come orgoglioso simbolo di cultura.”

Il loro presentato ieri è il prodotto finale di un lungo percorso aperto dall’avviso di indagine di mercato per la selezione del visual brand Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 pubblicato il 25 agosto ed è stato chiuso il 20 settembre. Le proposte pervenute sono state 52, da parte di 32 fra società/professionisti (ogni soggetto poteva presentare fino a due proposte grafiche). L’avviso ha suscitato in particolare l’interesse di agenzie/società dei territori di Bergamo e Brescia, ma non solo: 13 sono state le risposte arrivate da imprese con sede al di fuori delle due province.

La proposta vincente, valutata in termini comparativi tenendo conto degli aspetti qualitativi indicati nell’avviso, è stata quella dell’agenzia Akomi di Brescia.

Tra i parametri richiesti dal bando, particolarmente significativi son stati sin dall’inizio “l’aderenza rispetto all’identità delle Amministrazioni comunali; la riconoscibilità, ossia capacità di identificare con chiarezza l’evento Capitale della Cultura 2023 e di essere facilmente memorizzato; l’originalità; l’efficacia, garantita anche in contesti e con modalità limitate; flessibilità, ossia adattabilità in un sistema articolato di applicazioni. All’indagine dei due Comuni vincolante era anche l’esperienza dei soggetti, che dovevano essere in attività da prima del 2017 e dovevano aver realizzato, nei tre anni precedenti, lavori di livello nazionale o internazionale.

La proposta progettuale si fonda sull’identificazione di un elemento semplice e lineare, la cui versatilità consente di fargli assumere di volta in volta differenti significati.

La forma è prima di tutto ispirata alla lettera B, iniziale condivisa dalle città di Brescia e Bergamo, ma è allo stesso tempo la cifra 3 di 2023, anno delle celebrazioni e dello slancio culturale di Brescia e Bergamo.

Il segno grafico, ricavato idealmente dalla curvatura di un elemento rettilineo, simboleggia la resilienza di due città che hanno sopportato un carico fisico ed emotivo pesantissimo. Un carico che le ha fatte curvare, ma sotto al quale non hanno mai ceduto, e che ha rinsaldato ulteriormente il loro legame.

Estrapolata dal marchio, la lettera B può venire completata e declinata in molteplici forme: una molla elastica... un gruppo di amici intorno a un tavolo... due persone che si abbracciano... un infermiere che esulta con le braccia al cielo perché il virus è stato sconfitto... una ballerina che danza in un teatro finalmente pieno… un homo preistorico di un’incisione rupestre.

Versatile e pieno di risorse, come le nostre città, il tratto rosso del marchio racconta anche le scienze e le tecnologie - diventando una resistenza elettrica e un alambicco - e la forza di un’idea, della ragione, tramite la luce sprigionata dal filamento di una lampadina. Ulteriori forme potranno emergere anche tramite un contest partecipativo.

Il marchio è pensato per essere presentato e introdotto nella versione comprensiva dell’anno 2023 in grafica - per costruire l’attesa verso l’anno delle celebrazioni - per poi spogliarsi progressivamente delle cifre e lasciare spazio al solo segno grafico, che potrà continuare a vivere e rappresentare i temi della cultura a Bergamo e Brescia anche negli anni successivi.

14 dic 2021 07:47