Calzolai crescono al Nerio Fischione
Si è recentemente conclusa la terza edizione del corso di formazione per calzolai artigiani presso la Casa Circondariale “Nerio Fischione” di Brescia. Il percorso di 80 ore, dedicato a “Pelletteria e calzature”, rappresenta un ulteriore tassello di un progetto volto a promuovere l’artigianato come strumento concreto di rieducazione e reinserimento lavorativo. L’iniziativa è frutto della proficua sinergia tra il Gruppo Foppa, che attraverso il suo Ufficio Servizi al Lavoro ne cura il coordinamento, l’Associazione Artigiani di Brescia per il supporto tecnico-formativo, il Settore Lavoro - Centri per l'Impiego (CPI) della Provincia di Brescia e tre importanti realtà imprenditoriali lombarde: Ciac srl, Montech srl e Vibram Spa, che ha messo a disposizione macchinari specifici, indispensabili per le attività pratiche di laboratorio.
Il progetto è reso possibile grazie al fondamentale sostegno della Direzione del carcere, nella persona della dott.ssa Francesca Paola Lucrezi, e del Capo Area Giuridico-Pedagogica degli Istituti Penitenziari di Brescia, dott. Matteo Pedroni, che hanno creduto e investito nella proposta formativa.
Il progetto rientra nel Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori), finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Pensato come un percorso a livelli crescenti di specializzazione, il progetto ha visto il susseguirsi di tre edizioni: “Calzolaio base”, ottobre-dicembre 2024, 56 ore: dedicato alle tecniche fondamentali di assemblaggio, cucitura e riparazione delle calzature. Hanno partecipato 7 persone detenute; “Calzolaio avanzato”, gennaio-aprile 2025, 80 ore: ha approfondito le lavorazioni più complesse come l’orlatura e la scarnitura. Il corso ha coinvolto 5 partecipanti. Infine, “Pelletteria e calzature”, giugno-luglio 2025, 80 ore: il focus è stato sul montaggio di prodotti di pelletteria e l’assemblaggio dei componenti della calzatura. Vi hanno preso parte 7 iscritti.
Nella prima e nella terza edizione è stato inserito un modulo di 16 ore dedicato alla formazione specifica sulla sicurezza sul lavoro. Al termine di ogni percorso, i partecipanti hanno sostenuto una prova teorica e una pratica per il conseguimento dell’Attestato regionale di competenza, riconosciuto dal Quadro Regionale degli Standard Professionali di Regione Lombardia.
Il corso è stato condotto da Valter Panada, tecnico e formatore, recentemente insignito dall’Associazione Artigiani Brescia, nell’ambito delle celebrazioni per gli 80 anni di fondazione, del “Premio per l’impegno sociale”. Un riconoscimento che gli è stato conferito non solo per aver trasmesso competenze legate a un mestiere prezioso e sempre più raro, ma anche per la capacità di offrire un'opportunità concreta di riscatto, restituendo dignità e speranza. Panada racconta così l’esperienza: “Questa terza edizione è stata un successo! Oltre alle calzature, abbiamo realizzato portachiavi, portafogli, marsupi, borsette e tanto altro, dando spazio alla loro creatività. Inoltre, c’è un valore anche ambientale perché abbiamo utilizzato materiali di scarto che alcune aziende avrebbero altrimenti smaltito, offrendo loro una nuova vita. Infine, e cosa più importante, questo laboratorio è occasione di incontro e socializzazione tra le persone detenute: un pretesto per creare relazioni in un contesto in cui l’isolamento è spesso profondo e drammatico”.
Grazie alla buona riuscita e al consolidamento dell’iniziativa, il progetto è destinato a proseguire. A partire da settembre sono previsti nuovi sviluppi, con l’obiettivo di rafforzare le buone pratiche già avviate e ampliare l’impatto formativo e sociale del percorso.
Un esempio concreto di come il “fare sistema”, mettendo in rete enti pubblici e privati, terzo settore e imprese, possa trasformarsi in un motore di cambiamento sociale generando opportunità reali per chi sceglie di mettersi in gioco e costruire, con determinazione e coraggio, un nuovo futuro.
