Cantiere di eredità e memorie
Al primo appuntamento dedicato ai 40 anni della Fondazione Civiltà Bresciana, svoltosi lo scorso 6 dicembre presso il salone Piazza della Fondazione, si è parlato anche dell’Enciclopedia Bresciana. Al centro della serata vi è stata la figura di mons. Antonio Fappani, ricordato come sacerdote, storico e promotore di cultura dotato di una straordinaria energia e di ampia visione. Tra le sue sterminate pubblicazioni (più di 600), l’Enciclopedia Bresciana rappresenta il contributo più monumentale e duraturo: una raccolta di oltre 51mila voci e di 4mila foto in b/n e a colori, organizzate in 22 volumi, che documentano storia, arte, tradizioni, località e personaggi del territorio. L’Enciclopedia nasce nel 1972, molto prima della Fondazione ed è molto probabile che don Antonio abbia elaborato l’idea di costituire una Fondazione per tener viva questa civiltà bresciana, a partire dalla ricchezza di materiali che maneggiava e che vedeva crescere giorno dopo giorno, a mano a mano che dava vita ai 22 volumi dell’opera. A più di 50 anni dalla pubblicazione dei primi due volumi sotto forma di fascicoli inseriti come supplemento a “Voce”, l’Enciclopedia è stata proposta dal terzo tomo in poi come opera autonoma fino al 2007, anno in cui si è conclusa questa vera e propria avventura culturale che ne è dell’Enciclopedia? Pur datata, offrendo un ritratto ricchissimo della cultura del nostro territorio con incursioni che lo legano anche al mondo esterno, è sempre molto consultata e punto di partenza per approfondimenti e ricerche sul Bresciano. È un vero scrigno della memoria, vi è racchiuso il passato di una terra. È frutto di un lavoro certosino fatto da mons. Fappani che ha cominciato da giovane a conservare e stipare in scatoloni ritagli di giornale, documenti, appunti. Questi ritagli hanno dato vita – come disse mons. Gabriele Filippini a conclusione dell’opera – a una fontana destinata ad alimentare la nostra memoria storica, costruita pagina dopo pagina da don Antonio e da un gruppo di lavoro i cui membri si contano sulle dita di una mano.
La Fondazione Civiltà Bresciana ha intrapreso un percorso di digitalizzazione dell’opera a partire dal 2014, grazie all’accordo del presidente della Fondazione, mons. Antonio Fappani, con La Voce del Popolo per la concessione dei diritti di edizione digitale. Nel 2017 grazie a un piccolo finanziamento ottenuto tramite il bando dell’Opera Diocesana S. Francesco di Sales Corpus Hominis, festival delle comunità si è potuto procedere alla scansione dell’Enciclopedia. La versione online è stata completata nel 2021 ed importata sul sito dall’informatico ing. Paolo Gibellini. Ora è disponibile sul sito internet in due opzioni: l’Enciclopedia Bresciana storica, che resta “congelata “così come l’ha realizzata Don Antonio (www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia_storica), non modificabile, ma accessibile a chiunque sia interessato a conoscerne il contenuto originale; la versione “dinamica”(www.enciclopediabresciana.it) implementabile, già attiva, in continua evoluzione grazie alle segnalazioni e agli aggiornamenti proposti dai lettori. Studiosi e appassionati sono quindi invitati a dare il proprio contributo, al fine di integrare e ampliare molte voci con nuove ricerche, con precisazioni e opportune correzioni delle voci preesistenti. Come aveva annunciato e promesso don Antonio nella prefazione al 22° volume, il primo volume, lettera A, è stato aggiornato quasi totalmente tra il 2010 e il 2013 – vivente ancora don Antonio – ma non completato per il lievitare dei costi editoriali. Attende ora di essere riversato nella versione digitale dell’Enciclopedia. Infine, segnalo due notizie di sicuro interesse per chi ha a cuore le sorti dell’Enciclopedia.
Nel Dizionario online della musica in Italia, promosso e presieduto dal prof. Claudio Paradiso, flautista e musicista di Latina, sono state inserite nel 2023 ben 872 voci “musicali” dell’Enciclopedia Bresciana, riportate integralmente e non modificabili, dove è rigorosamente citata la fonte, con l’aggiunta del collegamento alla relativa pagina dell’Enciclopedia (www.dmi.it). Nel contesto del progetto dell’Atlante Toponomastico Bresciano, curato dalla Fondazione Civiltà Bresciana, – oltre un terzo del territorio bresciano è già stato indagato ed è consultabile sul sito web – è stato creato dall’arch. Alberto Bianchi un doppio collegamento fra le voci dell’Enciclopedia Bresciana relative a vie, contrade, luoghi del centro storico di Brescia e la relativa rappresentazione geolocalizzata sull’Atlante Toponomastico, per arricchire di informazioni le schede della toponomastica storica cittadina compresa entro le mura. Si può accedere dal sito www.toponomasticabresciana.it raggiungibile anche da www.fondazioneciviltabresciana.it.
