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Brescia
di CLOTILDE CASTELLI 04 feb 2025 13:59

Cantiere di eredità e memorie

Al primo appuntamento dedicato ai 40 anni della Fondazione Civiltà Bresciana, svoltosi lo scorso 6 dicembre presso il salone Piazza della Fondazione, si è parlato anche dell’Enciclopedia Bresciana. Al centro della serata vi è stata la figura di mons. Antonio Fappani, ricordato come sacerdote, storico e promotore di cultura dotato di una straordinaria energia e di ampia visione. Tra le sue sterminate pubblicazioni (più di 600), l’Enciclopedia Bresciana rappresenta il contributo più monumentale e duraturo: una raccolta di oltre 51mila voci e di 4mila foto in b/n e a colori, organizzate in 22 volumi, che documentano storia, arte, tradizioni, località e personaggi del territorio. L’Enciclopedia nasce nel 1972, molto prima della Fondazione ed è molto probabile che don Antonio abbia elaborato l’idea di costituire una Fondazione per tener viva questa civiltà bresciana, a partire dalla ricchezza di materiali che maneggiava e che vedeva crescere giorno dopo giorno, a mano a mano che dava vita ai 22 volumi dell’opera. A più di 50 anni dalla pubblicazione dei primi due volumi sotto forma di fascicoli inseriti come supplemento a “Voce”, l’Enciclopedia è stata proposta dal terzo tomo in poi come opera autonoma fino al 2007, anno in cui si è conclusa questa vera e propria avventura culturale che ne è dell’Enciclopedia? Pur datata, offrendo un ritratto ricchissimo della cultura del nostro territorio con incursioni che lo legano anche al mondo esterno, è sempre molto consultata e punto di partenza per approfondimenti e ricerche sul Bresciano. È un vero scrigno della memoria, vi è racchiuso il passato di una terra. È frutto di un lavoro certosino fatto da mons. Fappani che ha cominciato da giovane a conservare e stipare in scatoloni ritagli di giornale, documenti, appunti. Questi ritagli hanno dato vita – come disse mons. Gabriele Filippini a conclusione dell’opera – a una fontana destinata ad alimentare la nostra memoria storica, costruita pagina dopo pagina da don Antonio e da un gruppo di lavoro i cui membri si contano sulle dita di una mano.

La Fondazione Civiltà Bresciana ha intrapreso un percorso di digitalizzazione dell’opera a partire dal 2014, grazie all’accordo del presidente della Fondazione, mons. Antonio Fappani, con La Voce del Popolo per la concessione dei diritti di edizione digitale. Nel 2017 grazie a un piccolo finanziamento ottenuto tramite il bando dell’Opera Diocesana S. Francesco di Sales Corpus Hominis, festival delle comunità si è potuto procedere alla scansione dell’Enciclopedia. La versione online è stata completata nel 2021 ed importata sul sito dall’informatico ing. Paolo Gibellini. Ora è disponibile sul sito internet in due opzioni: l’Enciclopedia Bresciana storica, che resta “congelata “così come l’ha realizzata Don Antonio (www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia_storica), non modificabile, ma accessibile a chiunque sia interessato a conoscerne il contenuto originale; la versione “dinamica”(www.enciclopediabresciana.it) implementabile, già attiva, in continua evoluzione grazie alle segnalazioni e agli aggiornamenti proposti dai lettori. Studiosi e appassionati sono quindi invitati a dare il proprio contributo, al fine di integrare e ampliare molte voci con nuove ricerche, con precisazioni e opportune correzioni delle voci preesistenti. Come aveva annunciato e promesso don Antonio nella prefazione al 22° volume, il primo volume, lettera A, è stato aggiornato quasi totalmente tra il 2010 e il 2013 – vivente ancora don Antonio – ma non completato per il lievitare dei costi editoriali. Attende ora di essere riversato nella versione digitale dell’Enciclopedia. Infine, segnalo due notizie di sicuro interesse per chi ha a cuore le sorti dell’Enciclopedia.

Nel Dizionario online della musica in Italia, promosso e presieduto dal prof. Claudio Paradiso, flautista e musicista di Latina, sono state inserite nel 2023 ben 872 voci “musicali” dell’Enciclopedia Bresciana, riportate integralmente e non modificabili, dove è rigorosamente citata la fonte, con l’aggiunta del collegamento alla relativa pagina dell’Enciclopedia (www.dmi.it). Nel contesto del progetto dell’Atlante Toponomastico Bresciano, curato dalla Fondazione Civiltà Bresciana, – oltre un terzo del territorio bresciano è già stato indagato ed è consultabile sul sito web – è stato creato dall’arch. Alberto Bianchi un doppio collegamento fra le voci dell’Enciclopedia Bresciana relative a vie, contrade, luoghi del centro storico di Brescia e la relativa rappresentazione geolocalizzata sull’Atlante Toponomastico, per arricchire di informazioni le schede della toponomastica storica cittadina compresa entro le mura. Si può accedere dal sito www.toponomasticabresciana.it raggiungibile anche da www.fondazioneciviltabresciana.it.

CLOTILDE CASTELLI 04 feb 2025 13:59