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Brescia
di REDAZIONE 03 mar 2023 06:30

Comune e Sindacati per politiche per la terza età

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Rinnovato il protocollo d'intesa tra palazzo Loggia e sindacati dei pensionati Spi Cgil – Fnp Cisl – Uilp Uil

Anche per il 2023 Comune di Brescia e sindacati dei pensionati Spi Cgil – Fnp Cisl – Uilp Uil hanno rinnovato il Protocollo d’intesa per la definizione condivisa di servizi e interventi sociali dedicati alla popolazione anziana.

Il protocollo d’intesa 2023, definito tra l’Amministrazione comunale e le confederazioni sindacali dei pensionati, si inserisce in un contesto di collaborazione consolidato da anni.

Nel documento vengono sottolineati i principali obiettivi raggiunti, in base agli accordi della precedente negoziazione, con particolare riferimento alla difesa del livello di spesa sociale e mantenimento dei servizi in essere, al consolidamento del sistema di accreditamento domiciliare, alla messa a sistema dello sportello di assistenza familiare, al rilancio dopo la fase Covid dei  “Centri Aperti” per anziani, all’ incremento dei Punti Comunità e loro attivazione nella promozione del “Buon Vicinato”, alla conferma di agevolazioni tariffarie per favorire la mobilità degli anziani sui mezzi pubblici e alla continuazione dell'applicazione del Bando Affitti per pensionati.

Il protocollo 2023 si fonda su due livelli di analisi: il primo è quello dello studio delle dinamiche demografiche della città che indica che gli ultra 65enni che vivono a Brescia sono circa 49.000 e quindi 1 persona su 4 è “anziana”. Gli anziani soli, a maggior potenziale di fragilità, sono oltre 16.600, di cui circa 4.500 ultra 85 anni. Le donne costituiscono la maggioranza in ogni classe di età ed aumentano progressivamente man mano si sale con gli anni. A parte il periodo Covid, l’indice di vecchiaia cresce progressivamente; nel 2022 tale indice è 196, ciò significa che ci sono 196 anziani ogni 100 giovani 0-14 anni. A Brescia ci sono circa 95mila nuclei familiari; di questi oltre 35mila, pari al 37% del totale, hanno al loro interno almeno un anziano o sono costituiti da anziani soli/coppie sole. Oltre 15mila nuclei sono stranieri e inizia a manifestarsi il fenomeno dell’anziano straniero.

Il secondo livello di analisi a cui si ispira il protocollo è quello dell’indagine conoscitiva “La condizione di vita delle pensionate e dei pensionati, soli o in coppia, della città di Brescia”, volta a conoscere le condizioni di vita di pensionate/i soli o in coppia, a partire dalla loro capacità reddituale e dalle scelte di spesa, con particolare attenzione alle “spese incomprimibili”, vale a dire quei consumi che la famiglia non può evitare, a meno di intaccare pesantemente le proprie condizioni economiche o il proprio stile di vita e ad approfondire la conoscenza della rete che circonda la persona anziana, dalla famiglia, al medico di base, alla partecipazione alle proposte del volontariato, al servizio sociale territoriale, per definire l’insieme di risposte che si garantiscono con la rete di riferimento.

Il nuovo protocollo 2023, oltre a confermare la generalità degli accordi precedenti in tema di spesa sociale, mobilità e politiche abitative, introduce nell’edizione 2023 anche alcune novità. Tra le prime l’obiettivo di proseguire l’azione di sviluppo del buon vicinato nei quartieri, attraverso il coinvolgimento delle diverse forme di cittadinanza attiva, con particolare riferimento ai Punti Comunità, per intercettare precocemente situazioni critiche e sostenere le persone fragili in raccordo con i Servizi Sociali Territoriali. Altra novità è quella che si propone di intensificare la funzione di informazione ed orientamento alla popolazione anziana, attraverso i Servizi Sociali Territoriali del Comune e gli Sportelli Sociali dei Sindacati e la revisione del sito internet istituzionale del Comune. Il protocollo mette nero su bianco anche l’intento di avviare una fase di progettazione per sperimentare la mobilità pubblica interna ai quartieri, prendendo spunto da alcune esperienze già attive in città e intervenendo nelle situazioni che denunciano maggiori difficoltà, con servizi di trasporto che colleghino gli anziani con i punti di risposta organizzati. Nel documento sottoscritto tra Comune e sindacati dei pensionati c’è anche l’intenzione di intervenire rispetto alle persone più anziane o più fragili o più esposte alla marginalità, che scontano il cosiddetto “divario digitale” che limita l’accesso ai bandi pubblici e l’esigibilità dei diritti. Si individuano nei Punti Comunità del Comune e nella rete territoriale delle Organizzazioni sindacali dei pensionati i luoghi più idonei per proporre alla cittadinanza punti di assistenza nelle attività di fruizione dei servizi digitali di rete.

“Resta imprescindibile – si legge ancora nel protocollo d’intesa -  la necessità di continuare nel lavoro di conoscenza della popolazione anziana e nel coinvolgimento della comunità. Si opererà dunque per un più forte rapporto tra gli Sportelli Sociali dei Sindacati Pensionati ed i servizi sociali situati in città, in particolare con i Servizi Sociali Territoriali le loro articolazioni costituite dai Segretariati Sociali, con i Consigli di Quartiere e con i Punti Comunità. Inoltre, utilizzando i dati dell’indagine conoscitiva, si organizzeranno incontri nei quartieri, per sviluppare un confronto capillare sul fenomeno dell’invecchiamento nella città”.

REDAZIONE 03 mar 2023 06:30