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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 07 giu 2018 09:27

Fest'Acli 2018

Di generazione in generazione. Appuntamento a S. Anna dall'11 al 17 giugno. Sfide occupazionali ed esperienze vincenti al centro di due giornate

Dall’11 al 17 giugno al Circolo S. Anna (via del Franzone, 47) si terrà la Fest’Acli provinciale (il programma completo è consultabile all'indirizzo www.aclibresciane.it). “Di generazione in generazione. Giovani, lavoro e futuro” è il tema che caratterizzerà la rassegna. Ne abbiamo parlato con Pierangelo Milesi (nella foto), presidente delle Acli provinciali di Brescia.

Come nasce il tema di quest’anno?

È nel solco di un percorso che stiamo portando avanti in questo anno sociale come Acli provinciali in collegamento con le Acli nazionali. Con il convegno di studi del settembre scorso è stata portata avanti un'intensa riflessione sui cambiamenti epocali che stanno rivoluzionando le forme del lavoro su scala planetaria. Questa riflessione si inserisce nel percorso che la comunità ecclesiale italiana ha intrapreso in occasione delle Settimane sociali di Cagliari dell’autunno scorso.

Il tema della Fest'Acli, che si colloca nell'anno del tesseramento che abbiamo voluto dedicare al tema "Valore lavoro", è stata declinata sul versante delle generazioni: quando si parla di lavoro si parla di democrazia, demografia...il futuro delle nuove generazioni.

Nell’agenda della festa sono in calendario due appuntamenti particolarmente significativi. Un incontro, martedì 12 (alle 18.30 al Centro civico di via Farfengo 69), “Generazioni on demand. Rischi e opportunità del lavoro presente e futuro”, e un convegno, venerdì 15 alle 18.30, “Giovani lavoratori si raccontano”. Al centro del dibattito, quindi, le sfide occupazionali e alcune esperienze vincenti...

Il quadro è complesso. È necessaria una riflessione. Ci sono certamente elementi positivi ma anche forti criticità. Su tutto pesa l'incertezza sul futuro in termini occupazionali. L'impatto dell'innovazione tecnologica e l’automazione coinvolgeranno necessariamente tutte le attività lavorative, non solo quelle manifatturiere... È un processo ancora in via di definizione che ci porterà, per certi aspetti, alla scomparsa di alcune attività professionali: le persone verranno sostituite dalle macchine. D'altro canto con la creatività e la flessibilità necessarie tutto questo creerà anche nuove forme di impegno. Certo, ci sono sicuramente dei rischi ma anche delle opportunità. Tra gli ospiti di martedì 12 giugno ricordo Chiara Saraceno, sociologa già docente di Sociologia della famiglia all'Università di Torino, Mario Mazzoleni, Docente di Economia aziendale all'Università degli Studi di Brescia, e il nostro presidente nazionale, Roberto Rossini. Il 15 giugno, invece, sulla scorta dell'esperienza delle Settimane sociali di Cagliari, abbiamo ritenuto opportuno portare alcune testimonianze, chiedendo a dei giovani lavoratori di raccontarsi e raccontare le loro esperienze. È nostra convinzione che sia necessario partire dalla concretezza che, del resto, a Brescia certamente non manca.

ROMANO GUATTA CALDINI 07 giu 2018 09:27