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Brescia
di REDAZIONE 27 gen 2025 08:53

Il Giorno della memoria: gli appuntamenti in città

Lunedì 27 gennaio si celebra il “Giorno della memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

Alle 9 nell'auditorium San Barnaba in corso Magenta 44/a, si terrà il tradizionale incontro con le scuole e la cittadinanza con un dialogo tra il professor Raffaele Mantegazza e studentesse e studenti del Liceo Scientifico statale Annibale Calini, sul tema "La violenza non tramonta mai. Da Auschwitz a oggi. Riflessioni per non perdere la speranza".

Seguiranno i saluti istituzionali e la consegna medaglie d’onore da parte del Prefetto di Brescia a cittadini ex internati nei campi nazisti.

Alle 12.20 in Piazzale Cremona è in programma l'omaggio al monumento del deportato alla presenza delle autorità istituzionali, militari, religiose e civili.

Alle 17 dalla scuola primaria Cesare Battisti in via Trento 35, parte la fiaccolata "Mai più", con arrivo al monumento agli internati in piazza "Militari bresciani caduti lager" in via Vittorio Veneto dove sono in programma i saluti istituzionali di Nando Sala delle Fiamme Verdi, l'escuzione del "Silenzio" da parte di Filip Uljarevic della Banda Cittadina Isidoro Capitanio e letture curate da Alessia Crucitti, studentessa del Liceo V. Gambara.

Conclude la giornata, alle 20 nella sala Grande del massimo teatro cittadino in corso Zanardelli 9, il concerto di Dèdalo ensemble" in memoria delle vittime dell'olocausto con l'esecuzione del concerto di Der Kaiser Von Atlantis, opera di Viktor Ullmann, tra le più toccanti partiture scritte da compositori di origine ebrea, composta durante l’internamento nel ghetto di Theresienstadt (Terezín) nel 1943.

REDAZIONE 27 gen 2025 08:53

Un Commento

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Celso Vassalini

80 anni! Non dimenticare maiEvito con fatica di collegare la Shoah alla questione palestinese, temendo che una riflessione matura fosse fraintesa, in un contesto politico e culturale incline a sterili contrapposizioni, con il conflitto ridotto a un semplice antagonismo tra palestinesi ed ebrei, criminalizzando ogni critica al sionismo. Tuttavia, gli eventi del 7 ottobre e la distorsione della narrativa mainstream hanno reso urgente un dibattito su Shoah e Palestina, che non può più essere rimandato. A cosa serve la memoria se, invece che usarla per puntare gli occhi sul genocidio, e la fiamma incattivita che arderà per generazioni in Palestina, viene usata per distoglierne lo sguardo? Se le vite degli uomini, donne e bambini, distrutte nei campi di sterminio nazisti vengono utilizzate per legittimare il massacro dei bambini e delle bambine di Gaza?! Mi associo all’appello della vescova e capo della diocesi episcopale di Washington, Mariann Edgar Budde, signor Presidente Trump: milioni di persone hanno riposto la loro fiducia in voi, esempio per tutti gli uomini e donne che guidano le varie Comunità nel mondo. Sig. Presidente Trump, sono scritte nella Bibbia sulla quale Lei ha giurato fedeltà allo stato Americano. Vi chiedo Sig.ri/re Governanti, di avere pietà delle persone delle nostre Comunità che ora sono spaventate. Il nostro Dio ci insegna che dobbiamo essere misericordiosi con lo straniero, perché un tempo eravamo tutti stranieri in questa terra. Chiodi fissi nella carne della mia anima. Penso, ricordo, imparo a non dimenticare. Giovanni XXIII” nell’enciclica Pacem in Terris, “le relazioni tra gli Stati, come tra gli individui, devono essere regolate non dalla forza armata, ma secondo i principi della retta ragione: i principi, cioè, della verità, della giustizia e della cooperazione vigorosa e sincera”. Non dimentico la gioia che l’evento del pellegrinaggio di Papa Paolo VI ha portato sessant’anni fa nella vita della città di Gerusalemme, la carica di novità che ha suscitato sono ancora parte della vita attuale dei cristiani di Terra Santa. E uno struggente inno alla speranza, del Santo Padre Francesco.Shalom aleichem. Celso Vassalini