Il lavoro è ancora un baluardo contro la povertà?
In occasione della Giornata mondiale per la lotta alla povertà si tiene domani a Brescia un convegno dedicato all'approfondimento del fenomeno del "lavoro poverpo"
Quello del woorking poor è un tema quanto mai cogente e paradossale: se negli anni passati i poveri erano coloro che non avevano un lavoro stabile e duraturo, oggi una buona fetta di lavoratori non riesce ad arrivare alla cosiddetta “quarta settimana del mese”. Da un lato stipendi mal retribuiti, dall’altro l’aumento dei prezzi della spesa, degli affitti, del costo della vita in generale, rendono sempre più difficile, ad un’ampia platea di persone, condurre una vita dignitosa. È un dato di fatto, oramai conclamato, da considerare con attenzione, che merita delle risposte o quanto meno delle strategie per superare questo vulnus. Proprio al tema del lavoro povero è dedicato il convegno che il tavolo povertà del Forum Provinciale del Terzo Settore di Brescia, in collaborazione con Csv Brescia e una rete di associazioni locali, hanno organizzato per domani, venerdì 17 ottobre, in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla povertà. Il convegno si tiene nella sede dell’associazione “Dormitorio San Vincenzo” in via Carducci 15/e a Brescia, a partire dalle 9.30. Dopo i saluti introduttivi da parte della padrona di casa Giovanna Donati, del portavoce del Forum Michele Bordin e del presidente Csv Brescia Gianni Vezzoni, Rosangela Lodigiani dell’Università Cattolica di Milano, porterà la sua esperienza suffragata dai dati in possesso. Seguiranno gli interventi di Roberto Zini di Confindustria, Michele Pasinetti di Confcooperative, delle sigle sindacali locali, dell’assessore comunale al welfare Marco Fenaroli. Obiettivo del convegno dal titolo “Il lavoro povero: esiste” è di focalizzare adeguatamente il tema ma soprattutto individuare e conoscere delle buone pratiche per tentare di superare questa situazione paradossale.
“Secondo la definizione dell’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, la più utilizzata a livello internazionale, un individuo è considerato povero anche se lavora se è stato occupato almeno per sette mesi durante l’anno e vive in un nucleo familiare con un reddito equivalente disponibile inferiore al 60% del reddito mediano nazionale”. E’ questa la definizione di “lavoro” povero fornita da Rosangela Lodigiani in un’intervista con cui “La Voce del Popolo”, nel numero in uscita oggi, presenta il convegno. ”Si tratta di una definizione – continua la docente di Sociologia dei processi economici e del lavoro all’Università Cattolica di Milano - che considera dunque sia l’individuo e il suo lavoro, sia la struttura e la composizione occupazionale della sua famiglia, sia il livello economico medio del luogo in cui vive”. La bassa retribuzione è, per la relatrice che conosce a fondo la materia, una delle possibili cause della povertà lavorativa, “ma non l'unica. Il lavoro povero – continua - dipende dalla bassa retribuzione, per esempio, tutte le volte che il lavoro è un ‘cattivo lavoro’, non rispetta i minimi salariali, nasconde situazioni di sfruttamento. Ma può essere povero un lavoratore che riceve un salario adeguato, ma non sufficiente per rispondere ai bisogni del suo nucleo familiare in cui è l’unico lavoratore”.
Nel corso dell’intervista Rosangela Lodigiani parla del fenomeno in Italia, in Lombardia, delle cause e dei possibili rimedi e di come lo stesso stia innescando, anche sulla scorta dei dati forniti da chi sul territorio, Caritas in testa, si occupa del tema, di cambiare la “geografia umana” della povertà. A completamento delle iniziative messe in campo a Brescia in occasione della Giornata mondiale della lotta alla povertà, sabato 18 ottobre, dalle 16 alle 22 si terrà presso la Stazione la“Notte dei senza dimora”, pomeriggio di musica, giochi e condivisione con le persone senza dimora e a tante realtà bresciane Domenica 19, dalle 14.30 alle 16.30, con partenza da via Lupi di Toscana 2, si terrà l’iniziativa “Brescia Nascosta”, un tour alla scoperta della città attraverso gli sguardi di persone senza dimora.
Con il Forum Provinciale del Terzo Settore di Brescia e il Csv, partecipano alla promozione delle iniziative Acli Provinciali, Anteas, Arci, Asilo Notturno S. R. Pampuri Fatebenefratelli Onlus, Associazione Amici del Calabrone, Associazione Dormitorio San Vincenzo, Associazione Il Baule, Associazione Mandacarù, Associazione Perlar, Auser, Avis, Casa delle Donne, Centro Migranti, Cisom, City Angels, Comunità Sant’Egidio, Congrega di Carità Apostolica, Coop Cauto, Fondazione Opera Caritas S. Martino, La Rete – una dimora per l’emarginazione, MCL Brescia e Volca.