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Brescia
di REDAZIONE 24 set 2018 08:12

Il Nobel Shirin Ebadi in palazzo Loggia

L'avvocatessa iraniana, insignita del Nobel per la Pace nel 2003 per l’instancabile impegno nella difesa dei diritti umani, questa sera in Vanvitelliano per un incontro che anticipa il Festival della pace che si terrà a Brescia dal 9 novembre

Il 21 settembre scorso è stata la Giornata Internazionale della Pace, che ha chiamato tutti a condividere i valori della nonviolenza, la giornata del cessate il fuoco nelle zone di conflitto, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Fin dalla sua nascita nel 1981 (risoluzione 36/67), e nel 2001 definitivamente fissata alla data del 21 settembre (risoluzione 55/282), la Giornata ha avuto l’obiettivo di “commemorare e rafforzare gli ideali della pace tra le nazioni e le persone”. Da allora l’osservanza dell’anniversario ha cominciato a diffondersi, a partire dalle scuole, con attività volte alla pace.

Quest’anno la ricorrenza è dedicata al 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata il 10 dicembre 1948, che riconosce i diritti inalienabili dell’uomo: “ognuno ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della persona”, come recita l’art. 3.

E proprio il 21 settembre sono state annunciate la seconda edizione del Festival della Pace di Brescia e alcune importanti iniziative che anticiperanno l’appuntamento che prenderà il via il 9 novembre prossimo, occasione di incontro e confronto per una riflessione articolata su tematiche legate alla pace e alla nonviolenza

Le giornate del Festival, che in questo secondo anno coprirà un arco di tempo più lungo - circa una decina di giorni a partire dal 9 novembre - rappresentano infatti il fulcro di un’attività più estesa e ininterrotta ad opera del Comune di Brescia e della Provincia di Brescia in collaborazione con le Università, l’Ufficio Scolastico Territoriale, la Diocesi, la Consulta per la cooperazione e la pace, la solidarietà internazionale e i diritti umani, e con Fondazioni, Associazioni ed Enti del territorio, tutti insieme raccolti sotto l’egida del Cantiere Internazionale per il Bene e la Pace dell’Umanità.

Anche quest’anno il Festival sarà preceduto e seguito da appuntamenti collegati che, come un passo dopo l’altro, tracciano il primo tratto di un cammino comune che ha come unica direzione la Pace. Il primo appuntamento è in programma per alle 20.30 nel Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia, con la testimonianza del Premio Nobel Shirin Ebadi. Nell’incontro, promosso dalle Acli provinciali con il Comune e la Provincia di Brescia,  Shirin Ebadi, avvocato per i diritti umani e prima ancora giudice da anni coscienza critica dell’Iran, Nobel per la Pace nel 2003 per l’instancabile impegno nella difesa dei diritti umani, parlerà del suo libro “Una vita di rivoluzione e di speranza”.

Domenica 7 ottobre saranno molti i bresciani che prenderanno parte alla Marcia della Pace Perugia-Assisi. Tra questi anche una delegazione del Comune di Brescia guidata dal presidente del Consiglio Comunale Roberto Cammarata e dal consigliere comunale Laura Parenza.

Alla figura di Papa Paolo VI, nel mese della sua canonizzazione, sarà dedicata la serata di martedì 9 ottobre (ore 20.30, al Cinema Nuovo Eden) con la proiezione del film “Tra la terra e il mondo. Paolo VI - Pensiero alla morte”, con il regista Maurizio Pasetti presente in sala e in dialogo col pubblico e con la partecipazione di Pierantonio Lanzoni, vicepostulatore della causa di canonizzazione di Paolo VI, e di Padre Mario Menin, direttore di Missione Oggi. Missionari Saveriani con Missione Oggi, Edizione Paoline e Università Cattolica di Brescia sono gli organizzatori della serata che rientra nelle attività del Cantiere promosse insieme a Comune e Provincia di Brescia. Il film diretto da Pasetti, su ideazione e sceneggiatura di Roberto Lombardi e Giuseppe Marchetti, è interpretato da Ermes Scaramelli e Bexhet Morina, con la partecipazione degli studenti universitari del Cud di Brescia.

Dal 9 novembre il Festival della Pace entrerà nel vivo, con un programma che attraverserà diversi linguaggi espressivi: alle tavole rotonde e agli incontri di approfondimento si affiancheranno eventi artistici, musicali teatrali e visuali, pensati per essere partecipati dalla comunità tutta, dal mondo adulto e giovanile ai bambini e ragazzi delle scuole di vario ordine e grado, grazie anche alle numerose associazioni, fondazioni ed enti coinvolti, e al sostegno di strutture come la Rete Bibliotecaria Bresciana.

Tema centrale sarà la “nonviolenza” come pratica attiva nella soluzione dei conflitti per una pace positiva, declinata nei suoi vari aspetti e analizzata in relazione all’ordinamento democratico, al sistema economico, alla gestione delle città e del territorio, ai fenomeni migratori, alle religioni, alla comunicazione… Perché costruire la pace diventi, sempre più, la missione di tutti, un impegno continuo e un obiettivo condiviso.

REDAZIONE 24 set 2018 08:12