Intesa Sanpaolo presenta OsservaBrescia 2025
Il Rapporto nasce da un percorso partecipato che ha coinvolto circa sessanta attori pubblici, privati e del Terzo Settore con l’intento di creare uno spazio di confronto permanente, alimentato da dati condivisi, capace di favorire decisioni più informate e promuovere una nuova cultura della collaborazione diffusa sul territorio.
La fotografia che emerge è quella di un territorio solido dal punto di vista produttivo con imprese dinamiche, un export competitivo e un turismo in continua crescita, ma alle prese con trasformazioni demografiche e sociali profonde, che necessita di nuove strategie di welfare. La popolazione cresce ma invecchia; la povertà si concentra soprattutto nel capoluogo. Se da un lato l’immigrazione sostiene la struttura demografica, dall’altro si allargano i divari tra territori: la povertà si concentra nel capoluogo, dove il peso degli affitti e l’incidenza degli sfratti risultano tra i più elevati della regione. Sul piano sanitario, la speranza di vita resta alta, ma la qualità dell’aria continua a rappresentare uno dei principali fattori di rischio per la salute pubblica. Anche sul fronte educativo emergono segnali di criticità: il sistema dei servizi per l’infanzia non riesce a coprire la domanda. Un limite che incide anche sulla partecipazione femminile al lavoro, già distante da quella maschile. A rispondere ai rischi e ai bisogni sociali, accanto agli enti pubblici, contribuisce un Terzo Settore vivace e articolato, che nel 2025 conta più di 2.300 enti in provincia di Brescia, seconda per numeri in Lombardia solo a Milano.
La ricerca condotta dalle ricercatrici Chiara Lodi Rizzini e Alice Sofia Fanelli con il coordinamento di Franca Maino, Direttrice Scientifica di Percorsi di Secondo Welfare e docente all’Università degli Studi di Milano fornisce un quadro aggiornato con oltre cento indicatori sociali, economici, demografici e ambientali ispirati all’Agenda 2030 della comunità bresciana.
Paolo Bonassi, Chief Social Impact Officer Intesa Sanpaolo: “Brescia sta affrontando transizioni demografiche e sociali molto rapide. Il Report offre un riscontro concreto sulle evidenze del territorio e rappresenta un punto di partenza per coinvolgere in modo attivo tutti gli stakeholder. L’intervento sociale di Intesa Sanpaolo nasce dalla conoscenza approfondita dei territori: l’analisi dei bisogni locali orienta programmi mirati, sviluppati in collaborazione con istituzioni e realtà del Terzo Settore, per generare soluzioni concrete e ad alto impatto per le comunità”.
Franca Maino, Direttrice Scientifica di Percorsi di Secondo Welfare, ha commentato: “Il primo Rapporto di OsservaBrescia ci consegna l’immagine di un territorio dinamico, ma attraversato da vulnerabilità crescenti. Questa fotografia conferma quanto sia urgente rafforzare la capacità di leggere i cambiamenti, anticipare i bisogni e costruire risposte condivise. L’Osservatorio nasce proprio per questo: offrire conoscenza solida, favorire un linguaggio comune e sostenere processi di coprogettazione tra istituzioni, Terzo Settore, imprese e comunità. Guardando al futuro, la sfida è ampliare e qualificare sempre più i dati, promuovere un welfare di iniziativa e valorizzare le reti locali, affinché OsservaBrescia diventi un laboratorio permanente di innovazione sociale e culturale. E, auspicabilmente, un modello da scalare in altri contesti territoriali per sviluppare innovazione sociale e culturale di cui il nostro Paese ha assoluto bisogno”.