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Brescia
di REDAZIONE 30 gen 2020 08:13

La candela del Vescovo per le edicole

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Anche mons. Tremolada ieri sera in piazza Martiri di Belfiore per la "Notte bianca" promossa a sostegno delle rivendite di giornali, un mondo che sta attraversando una crisi profonda. "Siete il luogo delle relazioni"

C’è stato anche mons. Tremolada, ieri sera all’edicola di piazza Martiri di Belfiore, per la “Notte bianca” indetta dal Sinagi, il Sindacato nazionale giornalai d’Italia, per promuovere sul territorio nazionale l’attività di chi vende giornali.

“Ho accettato l’invito – ha raccontato il Vescovo – perché ritengo che le edicole e le persone che le conducono sono molto importanti e svolgono una funzione sociale, non solo perché consentono a tutti di conoscere le notizie, ma anche perché tengono vive le relazioni”. Per mons. Tremolada, che ha anche simbolicamente acceso una delle candele poste all’interno di lanterne collocate davanti al chiosco, l’edicola è uno dei luoghi dove la gente ha occasione di incontrarsi, di scambiarsi informazioni e opinioni. “In una società come la nostra – ha proseguito – con il crescente rischio dell’individualismo, la rete delle edicole è ancora preziosa”.  

All’iniziativa, un’apertura straordinaria dell’edicola oltre il regolare orario di esercizio per sensibilizzare i cittadini sui problemi di queste realtà hanno aderito anche edicolanti di Torino, Bologna, Milano, Venezia, Viterbo, Bari, Roma, Brescia, Napoli, La Spezia, Trieste, Frosinone, Rieti, Firenze, Sassari, Arezzo, Prato e Livorno. A spiegare il valore dell’iniziativa era stato nei giorni scorsi Amilcare Digiuni, segretario regionale del sindacato lombardo: “L’edicola è un presidio di democrazia, attraverso cui il cittadino esercita il proprio diritto all’informazione”, ma anche un “luogo di incontro sociale”.

Negli ultimi 15 anni, secondo i dati del sindacato dei giornalai, oltre la metà delle edicole italiane ha dovuto arrendersi: in tutto il Paese ne rimangono solo 26mila. Non arrivano a cento quelle presenti nel Bresciano, dove molte hanno dovuto affiancare alla vendita dei giornali anche altre attività. Nei piccoli centri, dove da sempre le edicole offrono prodotti di vario tipo, non solo giornali, ci sono meno chiusure, ma nelle grandi città è uno stillicidio.

A determinare la situazione di crisi incide anche il fatto che le persone leggono sempre meno quotidiani e sempre più in modo superficiale. In generale negli ultimi 15 anni le copie dei quotidiani venduti sono crollate di circa il 60%. Il web offre molti contenuti di qualità (spesso di qualità superiore a quel che si legge su alcuni quotidiani cartacei, va detto) totalmente gratis.

REDAZIONE 30 gen 2020 08:13