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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 01 dic 2023 10:43

La musica che unisce i popoli

In un mondo in cui, come spesso sottolinea papa Francesco, “viviamo in una terza guerra mondiale combattuta a pezzi”, la ricerca della pace e del dialogo deve essere una costante, anche attraverso la musica. L’associazione culturale “Note di talento”, nell’ambito del primo Festival internazionale “Note illuminate”, promuove, sabato 16 dicembre alle 20.30, nella chiesa dei Santi Nazaro e Celso, il concerto “Le stagioni illuminanti. La musica che unisce”. La serata, che si inserisce nel palinsesto delle iniziative di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, è un’occasione unica per celebrare il valore della pace, la musica e le storie di resilienza e speranza di tutto il mondo.

Il programma prevede l’esecuzione di una delle “Quattro Stagioni” composte da Vivaldi, unite ad opere di altri tre compositori di epoche successive. Per questi brani sono stati scelti particolari solisti per mettere in evidenza il legame con importanti eventi storici globali. I solisti uniti sul palco includono: Saab Mostafa (Palestina) al violino, Misia Iannoni Sebastianini (Italia) al violino, Bardia Rassekhi (Iran) al violino, Vladyslava Haienko (Ucraina) al violino, Ksenia Milas (Russia) al violino, Denis Shapovalov (Israele) al basso continuo e Nicola Benetti (Italia) al clavicembalo e al piano elettrico. L’Orchestra Antonio Vivaldi sarà diretta dal maestro Ernesto Colombo.

C’è una musica alla quale è particolarmente legato e che riassume bene il concetto di unità? Lo abbiamo chiesto a Mostafa Saad: “La musica stessa è sinonimo di unità. Ho suonato con l’Orchestra giovanile palestinese e con l’Orchestra giovanile del Mediterraneo. I musicisti provenivano da oltre 20 Paesi diversi. La musica è per tutti, la dobbiamo solo imparare, sia quella occidentale sia quella orientale, tutto è possibile”. Secondo Bardia Rassekhi: “La musica unisce in quanto in tutti questi anni mi ha permesso di entrare in contatto con colleghi provenienti dai contesti più disparati e background culturali estremamente variegati. Questa è una ricchezza, e allo stesso tempo una fortuna, di cui noi stessi musicisti a volte ci dimentichiamo”.

Che cosa significa per lei, artista, dire che la musica unisce? “La musica – sottolinea invece Misia Sofia Iannoni Sebastianini – è un linguaggio universale, ovvero ha una potentissima capacità comunicativa non verbale, che consente alle persone di condividere sensazioni fortissime pur non parlando la stessa lingua. La musica unisce, perché ci riporta alle sensazioni primarie che ogni essere umano prova durante la vita: entusiasmo, serenità, tristezza, paura, angoscia, euforia…emozioni che ci rendono simili, anche se ognuno reagisce in modo diverso e con diversa intensità, e la musica, per quanto spesso si ritenga ‘divina’ o ‘sovrumana’, è per me ciò che più risveglia ed eleva la nostra umanità”. Particolarmente significative sono le testimonianze dell’ucraina Vladyslava Haienko e della musicista russa Ksenia Milas. “Per me – sono le parole di Vladyslava Haienko – la musica è come un linguaggio universale dell’anima. Attraverso le sue note e le sue melodie, riesce a trasmettere emozioni senza bisogno di parole. È un ponte che collega persone di culture diverse, unisce cuori e menti, trasformando momenti comuni in esperienze straordinarie. La musica è quel dono magico che può superare ostacoli, creando un legame profondo tra le persone, rendendo il mondo un luogo più unito, condiviso, e… più bello”. Sul medesimo tasto spinge Ksenia Milas: “Sul palco, con i miei colleghi artisti, condivido non solo note e melodie, ma anche e soprattutto i valori e un senso di unità che va al di là delle nostre origini. Attraverso la musica, cerco di trasmettere al pubblico l’importanza di concentrarsi su ciò che facciamo ora, senza preoccuparci del passato o delle differenze che possiamo avere. È un modo di diffondere un messaggio di inclusione e di celebrare la diversità, dimostrando che la musica è un ponte che connette cuori e anime indipendentemente da provenienza e storia”. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a noteditalento@gmail.com.

ROMANO GUATTA CALDINI 01 dic 2023 10:43