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Brescia
di ROBERTO FRUGONI 27 gen 2023 08:04

La seconda vita del Bagnatore

È stato completato l’intervento conservativo, affidato al restauratore bresciano Leonardo Gatti, dell’“Annunciazione”

È stato completato il restauro della cinquecentesca (del 1590 per la precisione) “Annunciazione” di Pietro Maria Bagnatore, pittore, scultore e architetto bresciano. Un’opera che rappresenta un patrimonio di assoluto rilievo che è stato restituito alla città di Brescia proprio nell’anno nel quale è stata proclamata capitale della cultura (insieme a Bergamo) e che troverà a breve un’adeguata collocazione a Palazzo Loggia.

Il recupero di quest’opera tanto importante merita di essere conosciuto più da vicino: “Il lavoro – sintetizza il restauratore bresciano Leonardo Gatti, che è stato incaricato dell’intervento – ha presentato notevoli difficoltà, a cominciare dalla pulitura dalle vernici cristallizzate e dai vari strati di gommalacca che testimoniavano che l’opera è stata più volte manomessa. Abbiamo dovuto fare una serie di analisi chimiche stratigrafiche attraverso le quali abbiamo ricavato la formula corretta per la pulitura. In questa fase abbiamo proceduto al recupero delle tinte originali, eseguito tutte le stuccature e colmato le lacune. La tela di supporto, in effetti, era molto rovinata e presentava parecchi buchi. Pertanto è stata reintelata con una doppia foderatura. Abbiamo riportato perfettamente alla luce il quadro, che, però, rimane molto sofferto, anche per tutte le vicende storiche che lo hanno caratterizzato”.

Un intervento che è stato seguito dal dottor Angelo Loda per la Soprintendenza di Brescia e che rappresenta la felice conclusione di una bella storia che il professor Anelli ha portato avanti per tanti anni: “Per me – confida lo stesso Anelli – è il coronamento di una ricerca durata più di mezzo secolo. Un interesse che è nato ben 55 anni fa, quando nella mia tesi di laurea ho trattato di Pietro Maria Bagnatore, un artista nato a Orzinuovi nel 1548 e morto a Brescia nel 1629. Fonti antiche raccontano che il Bagnatore ha eseguito questo lavoro su incarico del Comune di Brescia, che intendeva mettere il dipinto sulla porta della Loggia. Purtroppo con il tempo di quest’opera si sono perse le tracce. Ci sono riferimenti fino al 1853, ma poi non se ne sa più nulla.

Dopo tanti anni di ricerche, nel febbraio del 2018, mentre guardavo la televisione, sono letteralmente saltato sulla poltrona di casa. Sono infatti venuto a conoscenza che l’Annunciazione del Bagnatore sarebbe stata venduta all’asta a Firenze il 13 febbraio. Mi sono messo subito in contatto con Massimo Minini, un famoso gallerista, per riuscire ad acquistare l’opera all’asta. Grazie anche al sostegno di molti benefattori bresciani, siamo riusciti a raccogliere i soldi necessari per effettuare il nostro acquisto. Per una cifra di poco inferiore ai 20.000 euro siamo riusciti nel nostro intento ed abbiamo portato il quadro a Brescia. Lo abbiamo regalato al Comune di Brescia affinché l’opera tornasse al posto che le spettava di diritto. Insieme con i Civici Musei ho portato avanti i contatti per eseguire il lavoro a regola d’arte. Un desiderio che è diventato realtà grazie alla Fondazione Civiltà Bresciana, che aveva a disposizione un lascito di Armando Arici. C’è davvero grande soddisfazione per il risultato raggiunto – è la conclusione del professor Anelli –. Adesso l’opera tornerà a disposizione del Comune di Brescia che ne deciderà la collocazione migliore. Al momento l’ipotesi prevalente è quella di collocarla nell’ufficio del sindaco, dove sarà comunque visibile ai bresciani in occasione delle visite guidate settimanali”.

ROBERTO FRUGONI 27 gen 2023 08:04